7 borse asiatiche in cui investire oggi
Quando si parla di investimento nei mercati emergenti ci sono sempre due cose a cui si pensa: la crescita economica più sostenuta rispetto al mondo dei paesi sviluppati, ma anche il rischio politico decisamente maggiore nelle borse asiatiche.
Tra tutte le borse emergenti quelle che catturano maggiormente gli interessi degli investitori sono, senza dubbio, proprio le borse asiatiche.
Però ad oggi, tralasciando quella cinese, la maggior parte dei listini del mondo asiatico sono ancora snobbate.
Rimanendo quindi un qualcosa di sconosciuto e poco pratico agli occhi di molti investitori occidentali.
Prima di partire e andare all-in sulle borse asiatiche perché con prospettiva di crescita in termini di PIL maggiore dei paesi sviluppati bisogna ricordare che si portano dietro diversi rischi in più.
Per questo motivo nella costruzione di portafoglio equilibrato i mercati emergenti devono avere una fetta inferiore a quella del mondo occidentale.
Un mondo dove l’America la fa ancora da padrone in quanto prima potenza economica.
Pertanto, lo scopo del seguente articolo sarà quello di fornire i principali elementi in merito a:
- orari delle contrattazioni
- borse asiatiche indici esistenti
- le principali sedi negoziazione.
Quali sono le principali borse asiatiche?
Le principali Borse asiatiche sono quella di Hong Kong, Shanghai, Indonesia, Bombay, Mumbai (NSE), Tokyo e Seoul.
Partiamo dalla Borsa di Tokyo, sicuramente avrai sentito parlare del suo indice di riferimento cioè il Nikkei
Il Giappone da anni non è più un paese emergente, ma fa parte a tutti gli effetti dei paesi sviluppati con un PIL pro capite più alto di quello italiano.
La Borsa di Hong Kong, il cui indice di riferimento è HANG SENG, è ancora indipendente dall’influsso della Repubblica Cinese.
Viene quindi scelta da tantissime grandi società cinesi che preferiscono quotarsi su questa borsa per aprirsi ai capitali internazionali senza dover sottostare alle regole invadenti del governo cinesi.
Un’altra borsa molto conosciuta è la Borsa di Shanghai, il cui indice di riferimento è Shanghai Stock Exchange – SSEC, lanciato il 15 luglio 1991.
Questa sede di negoziazione, la più grande della Repubblica Popolare Cinese, negli ultimi anni è stata molto supportata dal governo cinese al fine di evitare l’esodo dei capitali verso la borsa di Hong Kong.
La capitalizzazione di mercato totale supera i 5 trilioni di dollari.
Molto sottovalutate sono le borse indiane.
Le principali sono la Bombay Stock Exchange e National Stock Exchange of India (fondata nel 1992).
La prima ha una storia molto più antica, mentre la seconda è la borsa valori più grande in India.
Uno dei motivi per cui non si sente parlare spesso delle Borse indiane è che l’economia locale è ancora molto rurale.
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Apertura borse asiatiche oggi
Le piazze asiatiche, sono le prime ad aprire la giornata di contrattazioni.
Ipotizzando di trovarci a mercati chiusi in Europa quindi, ad esempio le ore 00:00 CET, andando in ordine cronologico, le prime borse ad aprire sono quelle asiatiche e quella australiana.
È da notare che le borse asiatiche prevedono una pausa per il pranzo, differentemente da quelle occidentali.
Quindi si avrà una sessione di mattina e una sessione di pomeriggio.
Ma quali sono le prime borse a iniziare le contrattazioni?
Le prime borse ad aprire sono quella giapponese situata a Tokyo e quella australiana di Sydney; con i seguenti orari:
Sydney (Australia): dalle 10:00 ora locale alle 16:00 ora locale (circa dalle 01:00 ora italiana alle 07:00 ora italiana).
Tokyo (Giappone): sessione mattutina dalle 9:00 alle 11:30 ora locale (dalle ore 01:00 alle ore 03:30 italiana), sessione pomeridiana dalle 12:30 alle 15:00 ora locale (dalle 04:30 alle 07:00 ore italiane).
In seguito, apriranno le contrattazioni in Cina. Bisogna fare attenzione in quanto si hanno 3 piazze d’affari differenti che seguono i seguenti orari.
Hong Kong (Cina): sessione mattutina dalle 9:30 alle 12:00 ora locale (dalle 02:30 alle 05:00 ora italiana), sessione pomeridiana dalle 13:00 alle 16:00 ora locale (dalle 06:00 alle 9:00 ora italiana).
Shanghai e Shenzhen (Cina):
sessione mattutina dalle 9:30 alle 11:30 ora locale (dalle 02:30 alle 04:30 ora italiana), sessione pomeridiana dalle 13:00 alle 15:00 ora locale (dalle 06:00 alle 08:00 ora italiana).
Dopo l’Australia e l’Asia, è il turno della borsa indiana che rispetta il seguente orario: dalle 9:15 alle 15:30 ora locale (dalle 04:45 alle le 11:00 ora italiana).
Dunque, è importante considerare tutte queste differenze quando si considera la chiusura delle borse asiatiche oggi e fare le giuste valutazioni.
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Indici borse asiatiche: come investire?
Avere un portafoglio diversificato è fondamentale per la corretta riuscita dei nostri investimenti.
Proprio per questo motivo è fondamentale inserire anche i mercati emergenti ed in primo luogo le borse asiatiche tra i nostri strumenti di investimento.
Il modo più efficiente è sicuramente andare ad utilizzare strumenti a basso costo e diversificati come gli ETF.
Con un capitale non troppo elevato è bene non avere troppi strumenti finanziari.
Quindi risulta inutile andare a prendere un ETF per ogni borsa asiatica su cui vogliamo investire.
In questo caso possiamo infatti andare a valutare degli ETF che investono in generale sui mercati emergenti.
ETF sulle borse asiatiche
Un indice di riferimento potrebbe essere MSCI Emerging Markets Investable Market che replica i titoli azionari dei mercati emergenti di tutto il mondo.
Se invece vogliamo andare solo sugli indici delle borse asiatiche possiamo prendere posizione sull’indice MSCI Emerging Markets Asia.
Questo indice replica le società ad alta e media capitalizzazione dei mercati emergenti asiatici.
Con questa alternativa acquistando un solo strumento potremmo andare a diversificare su tutte le principali borse asiatiche.
Come possiamo vedere circa l’85% del peso è occupato da 4 paesi: Cina con il 35%, Taiwan con il 19%, India e Corea del Sud con il 15%.



Se il capitale in possesso invece inizia ad essere abbastanza consistente, si potrebbero andare ad inserire anche degli ETF sulle singole borse asiatiche.
Per investire in Cina si può andare su etf che replicano indici come CSI 300 o MSCI China, per l’India il Nifty 50 o MSCI India.
Ovviamente, la scelta degli strumenti, l’asset allocation e l’esposizione geografica deve essere ponderata sul tuo profilo da investitore e in funzione dei tuoi obiettivi.
E quale scelta migliore della consulenza finanziaria online per capire cosa fa per te?
Solo una consulenza personalizzata ti permette di capire se è necessario esporsi ai suddetti mercati e in che misura.
Le opportunità ci sono, i rischi anche! Richiedi il supporto di un consulente indipendente per investire in sicurezza nei mercati dell’est.
Andamento borse asiatiche
Il 2022 per tutti i listini mondiali non sarà ricordato come un anno positivo, anzi.
Problematico per la borsa coreana e quella cinese è stato anche il 2021 infatti i risultati sono negativi da 2 anni a questa parte.
Come possiamo osservare tra le maggiori economia asiatiche la peggiore degli ultimi 3 anni risulta la Cina, che presenta un rendimento del -20% (indice MSCI China).
Tutte le altre invece, nonostante un 2022 difficile, sono in territorio positivo.
Le borse sono state alla mercé di inflazione, aumento tassi e guerra in Ucraina.
Per non considerare gli strascichi della pandemia da Covid.
Se andiamo a concentrarci invece sul 2023 continuiamo ad osservare una forte debolezza della Cina con un -5%.
Al contrario una partenza molto positiva per Corea e Taiwan rispettivamente con un +13,72% e un +16,34%
Ad oggi l’economia trainante risulta essere ancora quella occidentale e questo lo vediamo anche a livello di rendimenti degli ultimi anni.
Fondamentale è però ricordare che le borse asiatiche, come tutte quelle emergenti, hanno dei rischi più elevati rispetto a quelle dei paesi sviluppati come America ed Europa.
Per questo motivo ci aspettiamo di avere dei rendimenti maggiori.
Tutto si evolve e muta per raggiungere nuovi equilibri.
Pensare, però, di allocare tutti i propri capitali sul mercato asiatico solo perché qualche guru ha avuto l’intuizione che durante questa nostra vita la Cina o l’india sostituiranno gli USA espone il proprio portafoglio di investimento a rischi ineluttabili.
I cambiamenti, sebbene inesorabili, sono lenti.
E l’unico modo per far fronte a ciò, e al tempo stesso essere posizionati sullo scacchiere politico mondiale nel miglior modo possibile, è attraverso la definizione di una strategia di investimento di lungo periodo che abbia come focus i propri obiettivi.
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