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Calcolo pensione Opzione donna: come funziona

Opzione donna, a chi spetta, quali sono i requisiti, com’è il calcolo pensione Opzione Donna?

Vi sarà capitato di sentirne parlare spesso in televisione o su internet di questo famoso calcolo pensione contributivo donne.

L’Opzione Donna è un meccanismo che dà la possibilità alle lavoratrici di andare in pensione prima del tempo.

Sembrerebbe interessante, ma come funziona esattamente?

Davvero il calcolo pensione sistema contributivo donne potrebbe essere lesivo e mangiarsi la pensione?

Calcolo pensione Opzione donna

Cos’è Opzione Donna

Con l’Opzione Donna le lavoratrici del settore pubblico e privato hanno la possibilità di andare in pensione in anticipo.

Avvalendosi di questa opportunità, infatti, le donne possono andare in pensione a 58 anni (59 se autonome) se hanno raggiunto i 35 anni di contributi al 31/12/2022.

Dal 2023 ci sono dei requisiti ulteriori. Possono accedervi solo le donne che:

  • assistono da almeno sei mesi prima della data di presentazione della domanda il coniuge, la parte dell’unione civile oppure un parente di primo grado che sia convivente. Questi soggetti citati devono essere portatori di handicap in situazione di gravità secondo l’articolo 3, comma 3, della legge numero 104 del 5 febbraio 1992. Sono inclusi nella categoria anche i parenti e gli affini di secondo grado conviventi nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona in questione abbiano oltrepassato i settanta anni d’età, siano presenti delle patologie invalidanti o siano deceduti;
  • hanno subito una riduzione della capacità lavorativa e che questa sia stata accertata dalle commissioni competenti per il riconoscimento dell’invalidità civile uguale o maggiore del 74%.
  •  sono state licenziate dalle imprese a causa di problemi economici da parte dell’azienda per le quali nel frattempo sia stato attivato un tavolo di confronto per la gestione della crisi.

Questa opzione, conosciuta anche come regime sperimentale donna, ha una storia piuttosto lunga che trascende molto dal calcolo pensione tradizionale.

Pensate che la introdusse per la prima volta dalla legge Maroni nel 2004, per la pensione donna il calcolo era diverso però.

L’ha poi ripresa la legge Fornero nel 2011 e prorogata anche nel 2022 dal Parlamento.

Ma a parte la storia ormai ventennale, oggi chi può realmente richiederla?

Calcolo pensione Opzione donna

Chi può accedere ad Opzione Donna?

La certezza sui requisiti sono quelli sopra esposti: calcolo pensione 58 anni e 35 contributi, più la partecipazione a specifiche categorie.

Possono aderire a Opzione Donna tutte le lavoratrici iscritte all’assicurazione generale obbligatoria, a fondi sostitutivi o esclusivi che siano in possesso di contributi al 31/12/1995.

Non possono invece esercitare questa opzione coloro che sono iscritte alla gestione separata.

Sono esclusi dal conteggio anche i periodi di malattia e disoccupazione, mentre sono ammessi i contributi da riscatto, da ricongiunzione e quelli volontari.

Ma come funziona il calcolo pensione opzione donne e perché è importante analizzare questi numeri?

Perché essenzialmente è un calcolo della pensione con il sistema contributivo, per questo le donne che appartengono al sistema misto o retributivo potrebbero essere penalizzate.

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Come funziona e quali sono le ultime novità 

Il vantaggio di andare in pensione con Opzione Donna è quello di poter anticipare di ben 9 anni la cessazione dal servizio, rispetto ai requisiti della pensione di vecchiaia.

Le dipendenti devono aver raggiunto 58 anni di età e 35 di contribuzione.

Mentre per le autonome gli anni salgono a 59 e 35 di contribuzione.

Se si è in possesso di queste condizioni l’attesa per la liquidazione dell’assegno pensionistico è di 12 mesi per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome.

Per il calcolo della pensione con Opzione Donna, la data da prendere in considerazione per procedere con il calcolo contributivo donne è il 31 dicembre dell’anno passato.

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Come si fa il calcolo pensione Opzione Donna

Il metodo di calcolo utilizzato per Opzione Donna è quello contributivo.

Un metodo, come avrete decifrato finora, poco vantaggioso perché si basa tutto sui contributi effettivamente accreditati.

E non sulla media degli ultimi stipendi o redditi (il cosiddetto metodo retributivo).

Nel caso del calcolo pensione Opzione Donna si parla di un taglio sull’assegno del 25-30%.

Facendo un esempio, su un assegno di 1.000€ netti al mese, il taglio porterebbe una decurtazione fino a 300€.

Dal calcolo contributivo le donne potrebbero avere un calo della pensione, che potrebbe passare da 1.000 a 700€ al mese.

Ma per entrare più nel dettaglio calcolo pensione contributivo donne, bisogna ricordare che il calcolo contributivo si divide in due quote.

Abbiamo calcolo pensione la quota A (fino al 31 dicembre 1995) e la quota B (dal 1 gennaio 1996 in poi).

Le due quote corrispondono a due differenti montanti contributivi.

Questi si sommeranno per giungere al montante totale che viene poi trasformato in rendita dal coefficiente di trasformazione.

Non va dimenticato che il procedimento, che anche per la pensione Opzione Donna, è il calcolo contributivo e può variare in base alla propria particolare gestione previdenziale.

Una buona consulenza previdenziale indipendente in questo caso non guasterebbe.

Calcolo pensione Opzione donna

Come si fa a richiedere la pensione con l’Opzione Donna

Le lavoratrici che abbiano maturato i requisiti necessari per procedere con il calcolo Opzione Donna possono andare in pensione con il meccanismo previsto anche da subito.

L’INPS ha infatti chiarito che per Opzione Donna si applica la “cristallizzazione dei requisiti”.

Tale dicitura significa che, una volta che avete acquisito il diritto alla pensione, questo diritto non può toccarvelo nessuno.

E non potrà nemmeno essere intaccato da eventuali aumenti di età pensionabile o di età contributiva.

Con la nuova legge di bilancio e le trattative su essa si aprirà la diatriba e vedremo cosa ne uscirà.

E voi siete interessate all’opzione donna?

La ritenete una valida opportunità per andare in pensione prima e pensate verrà rinnovata anche per il 2021?

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