Cinque titoli di stato USA in cui conviene investire
Quando si parla di titoli di stato “targati” USA ci si riferisce alle obbligazioni emesse dagli Stati Uniti d’America.
Cosa succede se investi in obbligazioni USA?
Da una parte c’è il governo statunitense, a cui servono soldi per finanziare la spesa pubblica della confederazione degli Stati Uniti d’America. Dall’altra ci sono gli investitori che desiderano prestare soldi agli USA. In cambio gli investitori riceveranno periodicamente un’entrata, proporzionale ad un interesse percentuale (su quanto investito in titoli di stato statunitensi) e al momento della scadenza dei titoli governativi, i soldi inizialmente prestati, a volte riconoscendo qualcosa in più o in meno.
Va detto anche che questa restituzione del capitale a scadenza è garantita solo se, in quel momento, il governo degli Stati Uniti avrà la disponibilità per farlo (non sia fallito o in gravi difficoltà economiche).
Esistono molte tipologie di bond governativi americani (detti in gergo “treasury”), suddivisi principalmente in base ai loro rendimenti (periodici e a scadenza) e alle loro scadenze.
Quali sono le obbligazioni statali USA in cui conviene investire?
Questo sarà argomento dell’articolo, leggilo tutto per scoprire tutti i segreti per investire in questi strumenti!
Da dove derivano i rendimenti titoli di stato USA ?
Per capire in quali obbligazioni governative americane conviene investire, bisogna prima conoscere da dove derivano effettivamente i loro rendimenti.
I treasury, come tutti i titoli di stato, danno agli investitori un guadagno grazie:
- alle cedole, ovvero entrate periodiche definite dal tasso cedolare caratteristico del particolare titolo governativo americano;
- alla differenza tra il prezzo di vendita (o alla scadenza) e il prezzo d’acquisto (o all’emissione) del treasury.
La cedola può essere fissa, variabile (in base ad alcuni parametri) oppure non esserci affatto.
Il prezzo di emissione e quello a scadenza possono essere uguali o differire.
Ma in tutti i casi tali valori (o le formule per ricavarli) sono stabiliti prima che il titolo di stato USA venga emesso (ovvero reso disponibile agli investitori).
Queste “caratteristiche di fabbrica”, che determinano poi le performance dell’investimento, dipendono dal particolare momento storico in cui viene emesso il treasury.
In generale, il rendimento del particolare titolo di stato USA emesso in un dato momento è tanto più alto quanto:
- maggiori sono i tassi di mercato previsti, stabiliti dalla FED, Federal Reserve (banca centrale degli Stati Uniti d’America);
- maggiore è il rischio di default degli USA (ovvero minore è il loro rating: “voto” dato da agenzie specializzate, come Standard & Poor’s);
- maggiore è la sua scadenza (ciò, come vedremo, non è sempre vero).
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Quali sono i migliori titoli di stato americani?
Prima di rispondere a questa domanda vediamo come si classificano i titoli statali USA:
-
- Treasury Bill. Hanno scadenze brevi a 4, 13, 26, o 52 settimane (da 1 mese a 1 anno). Non pagano interessi periodici e sono emessi “sotto la pari”, ovvero ad un valore inferiore a quello al quale vengono restituiti a scadenza (da ciò deriva il guadagno).
- Treasury Note. Titoli governativi americani a medio/lungo termine (scadenze: 2, 3, 5, 7 e 10 anni). Riconoscono una cedola semestrale a tasso d’interesse fisso.
- Treasury Bond. Obbligazioni governative USA a lungo termine (30 anni). Danno una cedola semestrale a tasso fisso.
- Treasury Strips. Titoli di stato americani senza interessi periodici, ma con rimborso a scadenza dell’intero valore nominale all’emissione.
- Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS). Buoni del tesoro americani a rendimento variabile, che hanno l’obiettivo di proteggere il capitale investito dall’inflazione. Hanno scadenze pari a 5, 10 e 30 anni.
Si può ben capire come in questa selva di obbligazioni governative americane sia molto difficile scegliere quelle più convenienti in cui investire.
Di fatto non esiste un titolo di stato USA migliore di un altro.
Come spesso accade in finanza, anche la scelta dei treasury ideali dipende da diversi fattori quali, ad esempio:
- la specifica situazione finanziaria di partenza,
- gli obiettivi da raggiungere,
- gli orizzonti temporali per farlo,
- la personale tolleranza al rischio.
Nonostante, quindi, non si possa generalizzare, a mio parere, i buoni del tesoro americani più utili nella costruzione di piani d’investimento equilibrati sono 5:
- tutti appartenenti alla tipologia dei Treasury Notes, ovvero titoli di stato USA a tasso fisso, ma
- ciascuno con una scadenza specifica e precisamente: 2, 3, 5, 7 e 10 anni.
Qual è il rischio dei Titoli di stato americani?
Le obbligazioni governative USA sono indubbiamente strumenti finanziari dal rischio ridotto: sia perché si tratta di obbligazioni statali (in genere è più sicuro prestare soldi ad uno Stato che ad un’azienda), sia perché gli Stati Uniti d’America hanno un elevato “rating” (giudizio di agenzie indipendenti sulla capacità di ripagare i propri debiti).
Pertanto, gli investitori che hanno un basso grado di rischio e degli obiettivi a 2, 3, 5, 7 e 10 anni possono prendere in considerazione l’investimento in treasury di pari scadenze.
Non dimentichiamoci però che anche per questi investimenti permangono dei rischi:
- quello Paese (nel caso gli USA non fossero in grado di assolvere al pagamento dei rendimenti concordati inizialmente e/o alla restituzione del capitale a scadenza);
- quello della variazione dei tassi di mercato stabiliti dalla FED (se i tassi crescono il prezzo delle obbligazioni USA scende);
- quello di reinvestimento (i flussi di cassa dati dalle cedole potrebbero non essere reinvestiti al tasso d’interesse desiderato).
Tutti questi rischi possono essere minimizzati investendo non in singoli titoli di stato USA, ma in ETF obbligazionari.
Anche questa scelta ha i suoi pro e i suoi contro.
Per sapere qual è la più efficace è necessario prima studiare la situazione personale specifica.
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Qual è il rendimento titoli di stato USA a 10 anni?
Tra i treasury più rappresentativi troviamo quelli con scadenza a 10 anni.
L’immagine sottostante riporta l’andamento dal 1914 ad oggi (febbraio 2023) dei rendimenti dei titoli statali USA con scadenza 10 anni.
[Fonte: www.tradingeconomics.com]
Da essa possiamo apprezzare:
- la grande variabilità negli anni,
- il picco verificatosi nel 1981(anni di alta inflazione e quindi di alti tassi di mercato),
- la discesa fino al 2020 e
- la rapida risalita dell’ultimo periodo (a causa di un ritorno dell’inflazione e della conseguente stretta monetaria da parte della FED).
Cosa indica il rendimento dei titoli statali USA con scadenza 10 anni?
Uno degli indicatori della salute di uno Stato è il rendimento della sua obbligazione a 10 anni. Nell’ipotesi di medesimi tassi di mercato (es. Stati europei che hanno come riferimento i tassi stabiliti dalla BCE): maggiore è il rendimento del titolo di stato decennale, minore è la “salute” del Paese che lo ha emesso. Viceversa, minore è il rendimento del suo decennale, maggiore è la “salute” dello Stato emittente.
Ricordiamo, infatti, che rischio e rendimento sono due facce della stessa medaglia:
- più un Paese paga interessi sui soldi che gli vengono prestati e
- più quel Paese è “rischioso”, ovvero ha una probabilità maggiore di andare in difficoltà e di non riuscire a far fronte ai suoi impegni debitori.
Chi presta soldi a qualcuno che in futuro avrà più facilmente difficoltà finanziarie pretende anche un interesse e quindi un rendimento maggiore (concetto di premio al rischio: più rischio e più voglio essere remunerato).
I rendimenti dei titoli di stato a 10 anni emessi dai vari governi del mondo possono così essere utilizzati per capire il loro stato di salute:
- basta fare la differenza tra il rendimento del decennale dello Stato A e quello del decennale dello Stato B;
- se questa differenza (detta spread) è positiva lo Stato B “se la passa meglio” dello Stato A più rischioso (viceversa se risulta negativa);
- maggiore in valore assoluto è questo spread e maggiore è il divario in termini di rischio tra i due Paesi in esame.
Precisiamo, però, che non sempre è corretto confrontare i rendimenti dei bond di Paesi con differenti monete e tassi di riferimento.
I rendimenti dei titoli di stato, infatti, dipendono soprattutto da tali tassi, stabiliti dalle banche centrali della specifica area economica (es. FED per gli USA, BCE per l’Europa).
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Quanto rendono titoli di Stato americani?
Andiamo a scoprire i rendimenti dei 5 principali titoli di stato USA.
Come già accennato, i rendimenti dei titoli governativi americani sono tanto più elevati quanto:
- maggiori sono i tassi di mercato previsti dalla FED;
- maggiore è il rischio di insolvenza degli USA (minore è il loro rating);
- maggiore è la scadenza (non è sempre vero);
- maggiore è la crescita dell’inflazione prevista (in particolare per i treasury legati all’inflazione – TIPS).
Rispetto agli altri, il primo punto rappresenta il fattore che maggiormente determina il rendimento dei treasury.
Quindi, in base al momento che l’economia americana sta attraversando, abbiamo un diverso rendimento dei suoi titoli governativi.
In un periodo come quello attuale (febbraio 2023), di alta inflazione e di conseguente politica monetaria restrittiva (tassi FED elevati), i rendimenti dei treasury non possono che essere anch’essi elevati.
Per monitorare come variano i rendimenti dei cinque (ma non solo) principali titoli di stato USA è utile la “curva dei rendimenti”.
Essa unisce i rendimenti dei treasury a diverse scadenze, presenti sul mercato in un dato momento.
Ne è un esempio il grafico sotto riportato, che mette in relazione i rendimenti (asse verticale) alle varie scadenze dei titoli di stato USA (asse orizzontale).
Sono riportate tre curve dei rendimenti relativi ai treasury americani: quella attuale (febbraio 2023), quella di un mese fa e quella di un anno fa.
[fonte: www.investing.com]
Dal grafico si capisce bene come un anno fa (febbraio 2022) i rendimenti:
- erano più bassi (a causa di una politica della FED più accomodante: tassi bassi);
- erano maggiori per le scadenze dei treasury più lunghe, al contrario di ciò che sta avvenendo oggi (febbraio 2023).
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Titoli di stato USA: attento alla quotazione!
Spesso sui titoli di stato (non solo USA) si fa confusione tra:
- il loro tasso cedolare, percentuale che permette un’entrata periodica,
- la loro quotazione, prezzo variabile nel tempo,
- il loro rendimento, percentuale di guadagno nel caso si tengano fino a scadenza (anch’esso variabile nel tempo).
Senza scendere nel tecnico, il rendimento delle obbligazioni statali americane è figlio del loro tasso cedolare e delle loro quotazioni.
Infatti, negli investimenti in treasury, una volta conclusi, il guadagno ottenuto sarà dipeso:
- da tutte le cedole periodiche ricevute e
- dalla differenza di quotazione titoli di stato USA detenuti che si è registrata tra la vendita / scadenza e l’acquisto / emissione.
Questa differenza di prezzo è a volte molto piccola, soprattutto se l’obbligazione governativa americana viene presa all’emissione e tenuta fino alla sua naturale scadenza.
Ma, per mille motivi, non è sempre così !
Devi, quindi, tenere conto della naturale variabilità nel tempo delle quotazioni dei treasury.
In particolare, ricorda queste importanti regole matematiche:
- quando i tassi di mercato (stabiliti dalla FED) salgono, le quotazioni dei titoli statali USA già emessi scendono;
- quando i tassi di mercato (FED) scendono, i prezzi delle obbligazioni governative USA già sul mercato salgono;
- maggiore è la scadenza del treasury e maggiore sarà la loro variazione di prezzo dovuta alla variazione dei tassi di riferimento (FED).
Quest’ultimo meccanismo ti fa capire come:
- più lunga è la scadenza del titolo di stato USA,
- più è volatile (nel bene e nel male),
- quindi maggiore potrebbe essere il guadagno o la perdita alla fine dell’investimento.
Ne è un esempio il grafico qui sotto, relativo al bond trentennale americano:
- denominato T-BOND 4,625% feb40
- codice ISIN: US912810QE10
- emesso il 15/02/2010
- con scadenza 15/02/2040
Negli ultimi 2 anni e mezzo la sua quotazione ha perso più del 30% !
[Fonte: www.teleborsa.it]
Conviene investire nei titoli governativi americani?
Questo come sempre dipende da te:
- dalla tua situazione finanziaria,
- dai tuoi obiettivi di vita,
- dai tuoi orizzonti temporali e
- dalla tua tolleranza al rischio.
Investendo in bond americani, devi tenere presente che:
- ti esponi al rischio che gli Stati Uniti d’America possano in futuro andare in crisi ed essere insolventi – leggi il nostro articolo per conoscere quali Paesi rappresentano opportunità di investimento;
- ti esponi al rischio di variazione dei tassi di riferimento stabiliti dalla FED;
- ti esponi al rischio di variazione del cambio euro/dollaro;
- esistono prodotti finanziari (fondi, ETF) che, grazie all’estrema diversificazione, abbattono notevolmente tali rischi, pur mantenendo rendimenti in linea con le aspettative.
Un po’ di tattica sui bond governativi USA
Esistono particolari momenti di mercato in cui è più conveniente acquistare o vendere titoli statali americani?
In generale:
- quando si attraversa un periodo di tassi FED bassi è “meglio” vendere i treasury con scadenze lunghe (e/o acquistare quelli con scadenze brevi), in quanto una più probabile risalita dei tassi comporterebbe una discesa dei prezzi più accentuata per i titoli a lunga scadenza;
- quando si attraversa un periodo di tassi FED alti è “meglio” vendere i titoli con scadenze brevi (e/o acquistare quelli con scadenze lunghe), in quanto una più probabile discesa dei tassi comporterebbe una risalita dei prezzi più accentuata per i titoli a lunga scadenza.
Si tratta comunque di piccole tattiche non sempre vincenti.
Infatti, niente e nessuno può prevedere l’andamento futuro dei tassi di mercato.
Conviene investire in titoli di Stato USA?
A mio avviso, rispettando determinate condizioni, conviene sempre investire una parte del proprio patrimonio nei cinque buoni del tesoro americani a tasso fisso e con scadenze 2, 3, 5, 7 e 10 anni. L’importante è farlo con cognizione di causa, ovvero all’interno di una pianificazione finanziaria personalizzata. Questo, infatti, massimizza la loro efficacia in termini di diversificazione, decorrelazione, rischio e rendimento del portafoglio.
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Glossario:
- T-BOND: Si tratta dei Treasury Bond statunitensi, detti anche T-bond, sono strumenti di debito a lungo termine emessi e garantiti dal governo degli Stati Uniti per finanziare le sue operazioni.
- Cedola: con questo termine si intende dividendo o interesse periodico maturato da un’obbligazione.
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