Come affrontare un crollo dei mercati azionari? Scopriamolo
Come affrontare un crollo dei mercati azionari o una loro correzione prolungata?
Uno studio sull’indice S&P 500
Con la fine di aprile ed il “crollo dei mercati azionari”, la quotazione del S&P 500 è tornata attorno ai 4100$ registrando un -14%. La peggior performance da inizio anno in oltre 80 anni.
Tutto questo è dovuto al contesto macroeconomico e geopolitico che stiamo vivendo.
L’inflazione alle stelle, le preoccupazioni riguardanti il conflitto Russia – Ucraina, il COVID-19 che torna a mettere in crisi soprattutto la Cina e la Banca centrale americana desiderosa di alzare i tassi, rendono il momento storico molto movimentato e delicato, dove l’incertezza regna sovrana.
Ma che cos’è l’S&P 500?
L’S&P 500 è un indice azionario statunitense realizzato da Standard & Poor’s nel 1957 che segue l’andamento di un paniere formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione.
Dobbiamo preoccuparci? Ogni quanto assistiamo a un crollo dei mercati azionari?
È fondamentale sapere che le oscillazioni e correzioni del mercato sono la normalità.
L’unico motivo per cui infatti otteniamo dei rendimenti nel lungo periodo sono proprio questi movimenti dei mercati.
Ma andiamo a vedere cosa ci racconta il passato…
Se andiamo a considerare la storia dell’indice S&P 500 dal 1928 al 2021 possiamo osservare come, in momenti di correzione, il calo medio dal picco al minimo è stato del -16,3%. Vediamo inoltre come la probabilità di assistere ad un anno con rendimenti negativi pari al 10% o più è del 63%.
Questa tabella ci mostra come ogni investitore nel corso della propria vita sarà soggetto a moltissime correzioni.
Un calo del 5% avviene infatti quasi ogni anno, mentre un crollo dei mercati azionari maggiore del 40% avviene una volta ogni 20 anni.
Capiamo, quindi, che la situazione attuale rientra nella normalità, soprattutto se vista dopo il rally molto importante dalla crisi del Covid nel 2020 ad oggi.
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Quanto durano mediamente un crollo dei mercati azionari?
Quando crollano i mercati azionari la domanda che balena nella mente degli investitori è:
“Quando finirà?“
Dal momento che nessuno ha la sfera di cristallo, rispondere a questa domanda è impossibile. L’unica cosa che possiamo fare è andare a studiare un bel po’ di dati storici che possono darci qualche indizio.
Andando a considerare tutte le correzioni superiori al 10% dal 1950 ad oggi, possiamo avere delle idee su come mediamente si è comportato il mercato in passato.
Dati alla mano, possiamo dire che la correzione media del mercato azionario impiega circa 6 mesi per trovare un minimo, questo ci suggerisce che è lecito aspettarsi ancora 2 mesi di possibile calo.
Attenzione, però: è fondamentale capire che il mercato non si muove considerando le medie!
Se andiamo infatti a vedere i 7 estremi delle 38 correzioni precedenti a quella attuale, queste hanno impiegato più di 1 anno per trovare il loro minimo. Il crollo dei mercati azionari del 2000-2002 addirittura ci ha impiegato circa due anni e mezzo.
Sì, hai letto bene: 2 anni e mezzo di inesorabile discesa.
Una domanda da farsi se si investe solamente in azionario è la seguente:
“Sono in grado di sopportare anni di rosso nel mio portafoglio?“
Se la risposta è no, forse è meglio rivedere l’allocazione del capitale e spostarlo su qualcosa di meno rischioso.
Quanto tempo ci vuole per tornare ai valori pre-correzione?
Abbiamo visto quanto spesso avvengono correzioni di diversa entità e quanto mediamente durano i cali per l’indice S&P 500, ma la domanda che ora sorge spontanea è: “in quanto si possono recuperare queste perdite?“
Per rispondere a questo interrogativo, ci viene in aiuto uno studio di Guggenheim del 2019 che ha preso in considerazioni tutte le varie tipologie di correzioni dal 1946.
I risultati della ricerca mostrano come diminuzioni comprese tra il 10 ed il 20%, proprio come la situazione attuale, siano state 29 (una ogni 2,5 anni) ed abbiano avuto un tempo medio di recupero di 4 mesi.
Se dovessi invece arrivare in territorio di bear market (correzione > 20%) il tempo medio di recupero si assesta attorno ai 14 mesi.
Iniziamo a capire come forse investire non sia così semplice come ci hanno dimostrato gli ultimi 10 anni, dove il mercato è sempre salito. Inoltre, la correzione causata dal COVID-19 è stata rapidissima.
Nell’immagine che segue vediamo che per tornare ai valori pre-discesa a volte ci si mette anche parecchi anni.
Come comportarsi in caso di crollo dei mercati azionari?
Il più grande risultato di questi dati è che la pazienza ripaga profumatamente a Wall Street.
Se infatti ampliamo la visione sul grafico dell S&P 500 vediamo che anche dopo lunghe correzioni, i rally del mercato rialzista ha sempre portato a nuovi massimi guardando quelli vecchi dallo specchietto retrovisore.
Soprattutto in situazioni come queste è però fondamentale avere le idee chiare per essere preparati e non andare nel panico.
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Crollo dei mercati azionari: 5 consigli per affrontarlo
Ecco a te 5 consigli da seguire:
1. Sii consapevole di ciò che hai in portafoglio e perché
Questo è un punto fondamentale.
Se conosci gli strumenti del tuo portafoglio, i motivi per cui sono al suo interno ed il rischio che comportano, non dovresti avere paura di cosa può riservarti il mercato.
Se, invece, non sai il perché della struttura, non sai che perdita potresti subire in momenti di crisi e non hai fatto un’allocazione mirata in linea con i tuoi obiettivi, molto probabilmente ti ritroverai impreparato ed impaurito.
2. Fidati della diversificazione
Diversificare è la chiave per ridurre il rischio degli investimenti e facilitare la corsa attraverso un mercato tumultuoso.
La diversificazione aiuta a garantire che i tuoi investimenti non siano concentrati su un solo tipo di asset class.
Quindi, se un titolo o un intero settore ha una brutta giornata, gli altri tuoi investimenti possono aiutare a compensare tali perdite.
3. Sii pronto a comprare
I cali di mercato sono le migliori opportunità di acquisto.
Nessuno può sapere quando si arriverà al minimo di un crollo dei mercati azionari. Di conseguenza è fondamentale sapere come entrare a mercato e come gestire l’eventuale liquidità che si ha.
Se, infatti, il mercato fa -15% possiamo pensare di iniziare a fare dei piccoli ingressi scaglionati e non fare subito all-in. Questo perché, come abbiamo visto prima, il mercato potrebbe ancora scendere, e di molto.
Ah, quasi dimenticavo, vendere in preda al panico è l’errore più grande che tu possa fare!
4. Cerca un secondo parere
Essere un investitore è facile quando il mercato sale. Ma è molto più difficile quando traballa.
Prendi in considerazione di appoggiarti ad un consulente finanziario indipendente per dare il via al tuo portafoglio e fornirti una prospettiva indipendente sul tuo piano finanziario.
Ma non è solo questo: avrai una persona con cui confrontarti nei momenti difficili.
5. Focalizzati sul lungo termine
L’ultimo consiglio, forse quello più importante.
Come dice il buon Warren Buffet:
“Il mercato azionario è progettato per trasferire denaro alle persone pazienti”.
Nel breve termine tutto può accadere. Ma nel lungo periodo la storia ci insegna che il mercato si riprende sempre.
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