Che cos’è il Tapering?
Negli ultimi anni, la politica monetaria delle banche centrali di tutto il mondo è stata caratterizzata da un’espansione senza precedenti degli acquisti di titoli attraverso il quantitative easing (QE).
Si tratta di un meccanismo volto a sostenere l’economia e a stimolare la crescita.
Tuttavia, negli ultimi anni si sta sempre più discutendo di ridurre gradualmente questi programmi di stimolo, attraverso una strategia conosciuta come tapering.
Se da un lato il QE ha contribuito ad alleviare gli effetti della crisi economica e finanziaria degli ultimi anni, dall’altro ha comportato conseguenze significative.
Tra cui la creazione di liquidità eccessiva e la distorsione dei mercati finanziari.
In questo articolo esploreremo il significato di tapering e di quantitative easing, analizzando i suoi pro e contro e le possibili conseguenze della riduzione degli acquisti di titoli da parte delle banche centrali.
Capiremo quindi che cos’è il tapering e quali sono i suoi effetti sull’economia.
Cos’è il Quantitative Easing?
Partiamo dalle definizioni, ovvero cerchiamo innanzitutto di capire che cos’è il Quantitative Easing e in quali condizioni di mercato e per quali scopi se ne fa ricorso.
Il QE è tradotto come “Alleggerimento Quantitativo” ed è una particolare politica monetaria adottata dalle Banche Centrali.
Viene adottata allo scopo di accrescere la fiducia degli investitori nel mercato, poiché aumenta la propensione di spesa dei cittadini, da cui deriva la crescita dell’economia.
In altre parole, il QE è utilizzato dalle banche centrali per aumentare l’offerta di denaro in circolazione e stimolare l’economia.
In pratica, la banca centrale acquista grandi quantità di titoli pubblici o privati dal mercato.
Iniettando così liquidità nel sistema finanziario e aumentando la disponibilità di denaro per le imprese e i consumatori.
Il QE è stato ampiamente utilizzato da molte banche centrali negli ultimi anni come strumento per combattere la crisi economica e finanziaria globale.
La Federal Reserve degli Stati Uniti, ad esempio, ha implementato il QE durante la crisi finanziaria del 2008, acquistando titoli del Tesoro e altri strumenti finanziari per un valore di migliaia di miliardi di dollari.
Il QE ha il potenziale per ridurre i tassi di interesse a lungo termine, aumentare la fiducia degli investitori e stimolare la domanda interna.
Ma anche comportare rischi come l’inflazione, la creazione di una bolla dei prezzi degli asset e la creazione di una liquidità eccessiva.
L’efficacia del QE dipende anche dalle condizioni del mercato e dalle politiche di bilancio adottate dal governo.
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Come funziona il Quantitative Easing?
La banca centrale acquista grandi quantità di titoli pubblici o privati dal mercato, iniettando liquidità nel sistema finanziario e aumentando la disponibilità di denaro per le imprese e i consumatori.
Il processo di QE solitamente inizia con l’acquisto di titoli di stato o altri strumenti finanziari a lungo termine sul mercato aperto.
Questo comporta un aumento dell’offerta di denaro e una diminuzione dei tassi di interesse sui titoli.
Questo a sua volta può stimolare la domanda di prestiti e investimenti, aumentando l’attività economica e la creazione di posti di lavoro.
Inoltre, la banca centrale può acquistare titoli di debito privati, come obbligazioni societarie o titoli garantiti da prestiti ipotecari.
Questo al fine di fornire liquidità alle imprese e sostenere il mercato dei prestiti.
Per finanziare l’acquisto di questi titoli, la banca centrale utilizza riserve bancarie esistenti o emette nuova moneta.
Questo può comportare una crescita della base monetaria e, in alcuni casi, un aumento della liquidità disponibile per i prestiti alle banche commerciali.
Tuttavia, il QE comporta anche rischi, come l’aumento dell’inflazione o la creazione di una bolla sui prezzi degli asset.
Inoltre, il QE non risolve necessariamente le cause sottostanti della recessione economica, come la mancanza di investimenti e la bassa domanda di prodotti e servizi.
Quantitative Easing: un riassunto
Al livello pratico, il funzionamento del Quantitative Easing si può sintetizzare nei seguenti punti:
- Le Banche Centrali creano nuovo denaro con allo scopo di acquistare titoli (obbligazioni) di stato e titoli emessi da altre banche (banche comuni);
- le banche comuni, a loro volta, emettendo questi titoli e, vendendoli, ricevono in cambio capitali che vanno ad aumentare la liquidità che possono mettere in circolazione;
- la crescente richiesta (da parte delle Banche Centrali) di titoli obbligazionari porta l’aumento del loro prezzo e allo stesso tempo ad una diminuzione dei tassi d’interesse (prezzi e tassi dei titoli obbligazionari sono inversamente proporzionali);
- attraverso questi passaggi si giunge dunque ad una diminuzione del costo del denaro (tassi d’interesse), che invoglia i cittadini a richiedere denaro tramite prestiti per utilizzarli in investimenti o altre spese.
Gli effetti del Quantitative Easing
Il quantitative easing (QE) ha una serie di effetti sull’economia e sui mercati finanziari, alcuni dei quali positivi e altri negativi.
Tra gli effetti positivi del QE vi sono:
- Riduzione dei tassi di interesse a lungo termine: acquistando grandi quantità di titoli, la banca centrale aumenta la domanda per questi titoli, riducendo i tassi di interesse sui titoli stessi.
- Aumento della liquidità: l’acquisto di titoli dalla banca centrale fornisce denaro fresco alle banche commerciali, che possono utilizzare per concedere prestiti alle imprese e ai consumatori.
- Stimolo alla domanda interna: il QE può stimolare la domanda interna, incoraggiando le imprese a investire in nuovi progetti e i consumatori a spendere di più.
- Sostenimento dei prezzi degli asset: il QE può prevenire il crollo dei prezzi degli asset come azioni e obbligazioni, mantenendo stabile il valore del patrimonio degli investitori.
Tuttavia, ci sono anche alcuni effetti negativi del QE, tra cui:
- Aumento del rischio di inflazione: l’aumento della quantità di denaro in circolazione può causare un aumento dei prezzi e dell’inflazione.
- Distorsione dei mercati finanziari: il QE può creare una bolla sui prezzi degli asset, spingendo i prezzi al di là dei loro valori reali e creando un rischio di una correzione del mercato.
- Debolezza della valuta: l’eccesso di denaro in circolazione può causare una svalutazione della valuta, rendendo più costosi i prodotti importati e diminuendo il potere d’acquisto della popolazione.
- Rischi futuri: il QE può creare problemi futuri, come l’aumento del debito pubblico e il rischio di una crisi finanziaria futura.
In generale, gli effetti del QE dipendono dalle condizioni economiche e di mercato in cui viene implementato e dalle politiche di bilancio e fiscali adottate dal governo.
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Che cos’è il Tapering della FED?
Una volta chiarito cos’è il quantitative easing e quali sono gli scopi per cui ci si avvale di questa politica monetaria, possiamo approfondire il suo opposto, il tapering.
In maniera un po’ superficiale, ma significativa, possiamo dare la definizione di tapering in questo modo: è la fine del quantitative easing.
Ma poiché non è nostro costume essere superficiali, diciamo che il tapering è una politica economica posta in essere per ottenere la graduale riduzione degli acquisti di titoli di stato da parte delle Banche Centrali come, invece, previsto dal Quantitative easing.
Fa parte di quelle azioni di politica restrittiva che possono essere utilizzate al fine di mantenere la stabilità economica raggiunta grazie al Quantitative easing.
Il tapering è una politica di riduzione graduale degli acquisti di titoli da parte della banca centrale.
Che viene adottata dopo un periodo in cui ha condotto una politica di quantitative easing (QE) per stimolare l’economia.
In pratica, il tapering consiste nella diminuzione progressiva del volume degli acquisti di titoli che la banca centrale effettua sul mercato aperto.
Ad esempio, se la banca centrale aveva acquistato 100 miliardi di dollari di titoli ogni mese, può decidere di ridurre gradualmente questo importo.
Ad esempio acquistando 80 miliardi di dollari il mese successivo e poi 60 miliardi di dollari il mese dopo.
Qual è lo scopo del tapering?
Il tapering viene utilizzato come politica per normalizzare gradualmente le condizioni del mercato finanziario, dopo un periodo in cui la banca centrale ha aumentato l’offerta di denaro attraverso l’acquisto di titoli tramite il QE.
Inoltre, il tapering può essere utilizzato per prevenire l’aumento dell’inflazione o il rischio di una bolla sui prezzi degli asset, che potrebbe essere causato dall’eccessiva liquidità nel mercato.
Tuttavia, il tapering può anche comportare rischi per l’economia, come la riduzione della liquidità disponibile per le imprese e i consumatori, il che può portare a un rallentamento dell’economia.
Pertanto, la banca centrale deve essere prudente nel ridurre gli acquisti di titoli e deve considerare attentamente le condizioni economiche e di mercato al momento di intraprendere il tapering.
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Effetti del Tapering?
Il tapering, ovvero la graduale riduzione degli acquisti di titoli da parte della banca centrale, può avere diversi effetti sull’economia e sui mercati finanziari, sia positivi che negativi.
Tra gli effetti positivi del tapering vi sono:
- Riduzione del rischio di una bolla: la riduzione degli acquisti di titoli può prevenire la formazione di una bolla sui prezzi degli asset, mantenendo stabile il valore degli investimenti.
- Restaurazione della normalità: il tapering può riportare gradualmente le condizioni del mercato finanziario alla normalità, dopo un periodo in cui la banca centrale ha aumentato l’offerta di denaro attraverso il QE.
- Aumento della fiducia: il tapering può aumentare la fiducia degli investitori, dimostrando che la banca centrale è pronta a reagire alle condizioni di mercato.
- Riduzione del rischio di inflazione: la riduzione degli acquisti di titoli può prevenire un’eccessiva inflazione, mantenendo sotto controllo l’offerta di denaro.
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Effetti negativi del tapering
Tuttavia, ci sono anche alcuni effetti negativi del tapering, tra cui:
- Rallentamento dell’economia: la riduzione della liquidità può portare a un rallentamento dell’economia, poiché le imprese e i consumatori possono avere difficoltà nell’ottenere prestiti.
- Aumento dei tassi di interesse: la riduzione degli acquisti di titoli può causare un aumento dei tassi di interesse sui titoli a lungo termine, il che può avere un impatto negativo sulle attività di investimento e sui mutui.
- Depressione dei mercati finanziari: il tapering può causare una correzione del mercato, con una caduta dei prezzi degli asset, soprattutto se gli investitori reagiscono in modo negativo alla riduzione degli acquisti di titoli.
Quindi in sintesi, l’effetto principale è quello di ottenere come risposta una riduzione della spesa da parte dei cittadini ma anche la contrazione dei crediti concessi da parte delle banche.
Gli istituti di credito infatti presteranno meno denaro e ad un costo superiore, ovvero a tassi d’interesse più elevati.
Inoltre, viene posta in essere per evitare che l’espansione economica dovuta alla gran quantità di moneta circolante, si surriscaldi troppo e porti ad un rischio di inflazione eccessiva.
Come sappiamo, infatti, un’inflazione troppo elevata arreca danno all’economia di uno Stato.
Questo in quanto porta ad una forte svalutazione monetaria che può mettere in crisi i rapporti esteri.
All’interno del paese comporta un aumento smodato dei prezzi di acquisto dei beni e servizi senza che i salari abbiano il tempo di adattarsi al repentino cambiamento.
Conviene di più il Tapering o il Quantitative Easing?
La decisione tra il tapering e il quantitative easing dipende dalle condizioni economiche e di mercato in cui si attua la politica monetaria.
Non esiste una risposta universale sulla quale sia la politica migliore, poiché ogni situazione è diversa e richiede una valutazione specifica.
Il quantitative easing (QE) si utilizza quando l’economia è in difficoltà e la banca centrale deve aumentare l’offerta di denaro per stimolare la crescita e prevenire il rischio di deflazione.
Il QE può essere utile quando i tassi di interesse sono già a zero e non li si può ridurre ulteriormente, per sostenere l’economia.
D’altra parte, il tapering viene utilizzato per normalizzare gradualmente le condizioni del mercato finanziario, dopo un periodo in cui la banca centrale ha aumentato l’offerta di denaro attraverso il QE.
Il tapering può essere utile per prevenire il rischio di una bolla sui prezzi degli asset e mantenere stabile il valore degli investimenti.
In sintesi, il QE e il tapering sono politiche monetarie complementari che possono essere utilizzate in momenti diversi a seconda delle esigenze dell’economia e del mercato finanziario.
La scelta tra le due politiche dipende dalle condizioni specifiche dell’economia e dei mercati.
E richiede una valutazione approfondita degli effetti a breve e lungo termine delle politiche monetarie adottate.
Quindi, la domanda corretta da porsi come investitori è come comportarsi in questi momenti indipendentemente se si è in una fase di Quantitative Easing o Tapering.
Perché a seconda della situazione specifica di ogni singola persona si possono compiere scelte totalmente diverse.
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