Da pensione netta a pensione lorda
Se stai leggendo questo articolo, hai probabilmente calcolato tramite INPS o qualche sito specifico, l’ammontare della tua pensione lorda.
Ti è già chiaro, quindi, che rispetto al tuo ultimo stipendio, la percentuale della tua pensione sarà diminuita del 25/35% (il cosiddetto “gap previdenziale”), ma quanto influisce la tassazione, invece, sull’intero ammontare?
Tassazione IRPEF
Come si fa a calcolare il rapporto pensione lorda e netta?
Partiamo dall’assunto che la pensione viene considerata reddito da lavoro e subisce, quindi, la tassazione IRPEF.
In primo luogo è necessario identificare la fascia di reddito corretta, in modo da considerare la giusta percentuale da applicare al lordo della tua pensione.
E’ importante specificare che tramite la legge di bilancio approvata al 31 dicembre, gli scaglioni e le relative percentuali possono variare di anno in anno.
Riporto qui di seguito le varie fasce per il calcolo IRPEF sui redditi da pensione approvate in via definitiva dalla Camera nella seduta del 30 dicembre 2021, senza ulteriori modifiche rispetto alla versione passata in Senato, la quale è in vigore dal 1 gennaio 2022.
DETRAZIONI SPETTANTI | REDDITO |
1.955 euro (non inferiore a 713 euro) | per redditi fino a 8.500 euro |
700 +1255 x [(28000- reddito complessivo)/19500] euro | per redditi superiori a 8500 ma non superiori a 28.000 euro |
700 x [(50.000 – reddito complessivo)/22.000] euro | per i redditi superiori ai 28.000 euro, ma sotto i 50.000 euro |
0 | per i redditi superiori ai 50.000 euro |
Ecco che quindi, se ad esempio la tua pensione lorda è di 40.000€, la tassazione applicata sarà di 6.700€ + il 35% di 12.000€ (ossia 4.200€), per un totale di 10.900€.
Entra nel Caveau di IoInvesto SCF e scopri tutti i segreti sugli investimenti.
Pensione lorda: addizionali Regionali/Comunali
Purtroppo non è finita qui, alla tassazione IRPEF sarà necessario aggiungere anche l’addizionale regionale e quella comunale.
Le aliquote variano di regione in regione e di comune in comune, ma fortunatamente, incidono sul complessivo solitamente di poche centinaia di euro all’anno.
Al totale raggiunto sino ad ora, è necessario infine sommare le detrazioni spettanti per il reddito da pensione, le quali ammontano:
Ecco che quindi, nell’esempio citato sopra, su una pensione di 40.000 euro lordi potrà essere detratto un importo di 318,18€.
Per completare l’esempio della pensione lorda citata in precedenza, l’importo netto sarà quindi determinato tramite il seguente calcolo: 40.000€ – 10.900€ (IRPEF) – addizionali regionali e comunali + 318,18€ = 29.418€ circa, pari ad un importo di 2.262,92€ al mese (considerando 13 mensilità).
Detrazioni eventuali spettanti
Prima di andare a vedere l’effettivo costo è fondamentale da mettere in luce è che i contributi versati sono deducibili e pagabili in un’unica soluzione o spalmabili in 120 rate.
Se si scelgono le rate è bene ricordare che in qualsiasi momento si possono interrompere i versamenti, quindi verranno contabilizzati solo i contributi versati, o anche estinguere anticipatamente il tutto.
Arrivando al costo, per quanto riguarda il riscatto della laurea ordinario, questo dipende da quando sono stati gli anni di studio, poiché può variare il calcolo dal metodo retributivo a quello contributivo.
Se si utilizza il metodo retributivo si utilizza il meccanismo della cosiddetta riserva matematica.
Per il metodo contributivo dipende invece dall’aliquota contributiva di cui si fa parte ed è calcolato tenendo conto dei contributi pagati negli ultimi 12 mesi alla richiesta del riscatto.
Per esempio i dipendenti versano un 33%.
Per quanto riguarda invece il riscatto agevolato, questo è fisso ed equivale a circa 5.600€ per il 2022.
Variabili per calcolo pensione netta e lorda
Possiamo quindi riassumere in 3 punti, le principali variabili che determinano il calcolo della pensione netta:
Tassazione IRPEF
Aliquote regionali e comunali
Detrazioni eventuali spettanti
Esistono poi alcune considerazioni importanti da citare, che fanno parte di casi specifici elencati all’interno della legge di Bilancio 2022.
Pensione lorda: bonus addizionali
Per i redditi che vanno da 25.001 euro a 29.000 euro, verrà aggiunto un importo di 50 euro al calcolo della detrazione totale.
No Tax Area
Rispetto al 2021, i pensionati con un reddito fino a 8.500€ (in precedenza erano 8.000€) non pagheranno tasse sulla pensione (ad esempio non dovranno versare IRPEF).
Questa modifica incrementa, quindi, di 500€ la soglia di non tassazione, esentando così un numero di pensionati maggiore rispetto alla precedente legge di bilancio.
Conclusioni
A questo punto, si può desumere che la differenza tra pensione lorda e netta genera un assegno mensile significativamente più basso rispetto agli ultimi redditi percepiti.
Risulta quindi molto utile pianificare il prima possibile il proprio futuro pensionistico, prevedendo di integrare il proprio assegno con un reddito aggiuntivo.
E magari, sfruttare le agevolazioni fiscali che lo Stato mette a disposizione in tema di previdenza complementare.
E tu, hai mai pensato ad un’integrazione pensionistica?
Vuoi parlare con me? Prenota una call e scopri come migliorare i tuo investimenti