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ETF a distribuzione e ETF a accumulazione

Che differenza c’è tra ETF a Distribuzione e ETF a accumulazione?

Gli ETF (Exchange Traded Fund) fanno parte della più grande famiglia degli ETP (Exchange Traded Products), composta oltre che dagli ETF anche dagli ETN (Exchange Traded Notes). Di questi ultimi fanno parte gli ETC (Exchange Traded Commodities). Le quote di un ETF, a differenza di quelle di altri fondi, sono negoziate in borsa in tempo reale (come ad esempio le azioni).

L’obiettivo di questo strumenti è di di replicare l’andamento di un mercato/indice.

Nel corso di questo articolo andremo ad approfondire i vari aspetti legati a questi prodotti!

ETF a distribuzione ETF a accumulazione

Il vantaggio di un ETF e cosa significa replicare un indice

Un ETF che segue l’indice S&P 500 sarà composto da frazioni di azioni di società appartenenti a questo indice.

Poiché in un unico prodotto sono presenti numerose attività sottostanti, gli ETF consentono di diversificare facilmente il proprio portafoglio a un prezzo accessibile.

Riassumendo quindi le principali caratteristiche degli ETF sono le seguenti:

  • Permette di “comprare” un indice di mercato
  • Permette di accedere a mercati inaccessibili
  • Diversificato
  • Replica “passivamente” l’indice e il suo profilo di rischio/rendimento
  • L’asset allocation è vincolata al benchmark
  • Le quote sono scambiate in tempo reale nella borsa di riferimento
  • Costi bassi

Cosa sono i dividendi?

La seconda cosa molto importante per capire la differenza tra un ETF a distribuzione ed uno ad accumulazione è sapere cosa sono i dividendiIl dividendo è la “porzione” di utili che una società distribuisce ai propri azionisti. È inoltre importante tenere presente che la ricezione del dividendo non è una certezza, neppure nel caso in cui l’esercizio di un’azienda sia chiuso in utile.

È infatti possibile che l’azienda decida di reinvestire questi utili oppure di utilizzarli per altri scopi, ad esempio la riduzione di un debito.  

La tassazione dei dividendi

È importante considerare un ultimo elemento riguardante anch’esso i dividendi.

In Italia i dividendi sono tassati e la loro aliquota di tassazione è del 26%. 

Questo significa che se riceviamo 100 euro di dividendi lordi, al netto delle tasse dovute al fisco ne riceveremo solo 74.

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Qual è la differenza tra ETF ad accumulazione ed ETF a distribuzione?

Un ETF ad accumulazione è un tipo di ETF in cui i dividendi distribuiti dalle partecipazioni sottostanti all’ETF vengono reinvestiti dal gestore del fondo senza spese aggiuntive.

Di conseguenza il valore dell’ETF aumenta.

Questi ETF reinvestono le cedole ed i dividendi staccati dai sottostanti all’interno dell’ETF stesso.

Quindi un ETF ad accumulazione permette di beneficiare dell’interesse composto e senza che cedole e dividendi vengano tassati.

Gli ETF a distribuzione, al contrario, distribuiscono dividendi agli investitori.

Ciò significa che l’investitore riceve un flusso di cassa di cui disporrà nel modo che meglio ritiene opportuno.

Se per te l’argomento è interessante… Allora non puoi perderti questo video: La guida completa per investire in ETF!

Buona visione:

Quale tipologia di ETF scegliere?

Come tutte le scelte finanziarie che un investitore si trova a fare è necessario capire quali sono i propri obiettivi.

Gli ETF ad accumulazione potrebbero essere preferiti quando non si ha la necessità di flussi cedolari.

Questa scelta potrebbe essere indicata per le fasi iniziali o intermedie del ciclo di vita, dove il patrimonio potrebbe essere più basso, ma il reddito è sufficiente a garantire il fatto di non aver necessità di un’entrata periodica ed integrativa.

Gli ETF a distribuzione potrebbero essere preferiti da chi ha bisogno di flussi cedolari, in particolare da coloro che necessitano di una rendita integrativa.

Nel caso degli ETF a distribuzione, però dobbiamo ricordarci quanto detto prima sui dividendi (o cedole in caso di obbligazioni).

Dovremo infatti tenere in conto la tassazione, pari al 26% sui dividendi azionari e del 12,5% sulle cedole obbligazionarie di emittenti presenti nella white list (ad esempio BOT, BTP) e del 26% per gli emittenti non in white list (ad esempio obbligazioni societarie).

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Perché è importante scegliere la tipologia giusta di ETF?

Se nel breve termine l’interesse composto sembrerebbe non fare alcuna differenza ed è inizialmente impercettibile, lo stesso non si può dire su un orizzonte temporale lungo,.

In quel caso i benefici dell’interesse composto, invece, iniziano ad avvertirsi ed aumentano poi esponenzialmente.

Parlando di numeri reali, ipotizziamo che i dividendi (considerando un ETF azionario) ammontino a 10 euro per ogni quota.

Nel caso in cui non si necessiti di entrate aggiuntive/integrative, il reinvestimento in un ETF ad accumulazione (dove non viene applicata nessuna tassazione) permette di massimizzare l’interesse composto reinvestendo interamente i 10 euro.

Qualora invece ricevessi i 10 euro di dividendi e volessi comunque reinvestirli (perché il flusso reddituale integrativo non è effettivamente necessario), questi sarebbero reinvestiti dopo aver pagato le tasse, quindi solo 7,4 euro dei 10 euro percepiti verrebbero reinvestiti.

Dai grafici sotto potete vedere la differenza sul lungo periodo di un medesimo ETF che quindi replica lo stesso indice ma in un caso è a distribuzione e nell’altro ad accumulazione.

società di consulenza finanziaria

società di consulenza finanziaria

Chiaramente il risultato di questa scelta è differente e come già detto non esiste qualcosa di “giusto” o “sbagliato”.

ETF a distribuzione ETF a accumulazione: quale scegliere?

Sicuramente il primo passo è di considerare la propria situazione ed i propri obiettivi di investimento.

Dopodiché, grazie alle informazioni di questo articolo ed il video di Danilo Zanni (l’hai già visto?), potrai muovere i primi passi verso l’ETF migliore per te.

Se sei ancora indeciso sulla scelta, ricorda che non sei solo

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Non esiste ad oggi una formula giusta per tutti, ma sicuramente c’è la migliore per te!

Buon investimento! 

Glossario:

  • BOT: Il Buoni Ordinari del Tesoro è un titolo di credito a breve termine (da tre a dodici mesi) del ministero del Tesoro; il suo rendimento è dato dalla differenza fra il prezzo di acquisto e il valore nominale, che verrà rimborsato alla scadenza.
  • BTP: I Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) sono titoli di debito (obbligazioni) a medio-lungo termine emessi dal Dipartimento del Tesoro (Ministero dell’Economia e delle Finanze) con cedola fissa posticipata pagata semestralmente.

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