Fondi Mediolanum in perdita: cosa fare?
Nel corso di tutto questo 2022 moltissime persone si sono domandate se vendere oppure no i propri prodotti finanziari in perdita.
Infatti stiamo vivendo un anno particolare sui mercati finanziari, con un calo generalizzato più o meno continuo da inizio anno che sta mettendo a dura prova la pazienza degli investitori.
Che fare quindi?
Vendere o non vendere, questo è il dilemma
In questo articolo cercherò di dare una risposta esaustiva e fornire un punto di vista alternativo su che cosa fare se il nostro portafoglio sta perdendo, concentrandosi sugli investimenti in fondi Mediolanum.
Fondi Mediolanum
Innanzitutto vediamo la struttura di Banca Mediolanum.
Banca Mediolanum è una banca multicanale che opera attraverso diverse società nei settori Banking, Insurance e Asset Managment
Attraverso una fitta rete commerciale di oltre 5000 consulenti finanziari vende i propri prodotti ai suoi clienti.
La maggior parte dei ricavi infatti deriva dalla vendita di prodotti finanziari, creati e gestiti dalle società del gruppo:
Mediolanum Gestione Fondi SGR S.p.A. in Italia, Mediolanum International Funds Ltd in Irlanda, Gamax Management AG in Lussemburgo, Mediolanum Gestiòn S.G.I.I.C. S.A. in Spagna
I clienti di questa banca si ritrovano in portafoglio principalmente prodotti di casa venduti in esplicito conflitto di interesse dai propri agenti commerciali detti “family banker” o “private banker”.
I fondi Mediolanum vengono divisi in 5 categorie:
- fondi Mediolanum Best Brands: fondo di investimento multi-comparto, cioè con all’interno molteplici sottoportafogli con strategie e rischi diversi (linee selection, collection);
- Sistema fondi Mediolanum Italia: tipologia di fondi flessibili, senza un benchmark dichiarato di riferimento, quindi poco trasparenti e poco valutabili;
- Fondi Mediolanum Challenge Funds ( anche questi sono fondi multi-comparto)
- Gamax fund
- Mediolanum private markets italia (PIR)
Quindi se sei cliente di questa banca hai sicuramente i fondi sopra citati in portafoglio.
E che cosa conviene fare se avete investimenti Mediolanum in perdita?
Vediamolo subito.
Quando vendere in perdita
Per capire se conviene vendere in perdita gli investimenti Mediolanum o anche solo una parte di essi dobbiamo partire da una doverosa distinzione.
Dobbiamo disinvestire per necessità diverse dagli investimenti e quindi utilizzare i soldi per altri scopi personali?
Oppure vogliamo vendere perché l’investimento non sta rendendo come ci aspettavamo e vogliamo modificarlo?
Nel primo caso è ovviamente una decisione personale, andrete incontro ad una perdita di denaro non più recuperabile ma se non potete fare altrimenti diciamo che c’è poco da fare.
In questa situazione però la domanda da porsi è se all’inizio dell’ investimento era stata fatta una pianificazione corretta.
Se erano stati chiesti gli obiettivi che si voleva raggiungere con l’investimento.
E soprattutto se era stato spiegato bene che il mercato sale ma può anche scendere.
Tutt’altro caso è se vogliamo vendere in perdita perché l’investimento non sta rendendo come ci aspettavamo ma non sappiamo se è una corretta operazione da fare, continuando comunque ad investire in altri asset.
Molte persone non riescono a prendere una decisione corretta perché di base c’è una scarsa conoscenza in materia finanziaria.
E quindi poca consapevolezza nelle possibili conseguenze di una determinata scelta.
Inoltre man mano che il portafoglio perde valore, sale lo stato di ansia e quindi aumenta l’intenzione di vendere tutto prima che sia troppo tardi.
Sentimento che però si scontra con l’avversione alle perdite tipica della psicologia umana.
In una situazione del genere quindi che dobbiamo fare?
Bene, in realtà vi svelo un segreto.
Si può vendere in perdita!
Vediamo il perché!
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Vendo basso, compro basso
Dobbiamo partire dal concetto che se vendo basso, compro basso, quindi il valore del mio investimento non cambia.
Lo chiarisco molto semplicemente con questo esempio:
Considerate di partire con un investimento con un valore iniziale di 100 e dopo un anno di mercato negativo il valore scende fino a 80.
Se vendete tutti i titoli che avete e ne comprate subito altri, il valore del vostro investimento non cambia, rimane sempre 80.
Cosa è cambiato?
Che avete creato una perdita detta minusvalenza, che potete compensare fiscalmente nell’arco dell’anno in corso più i quattro successivi.
Con cosa?
Con plusvalenze generate da determinate tipologie di prodotti, quali azioni, obbligazioni, certificati, ETC ed ETN.
Quando ha senso fare un’operazione del genere?
Quando all’interno del nostro portafoglio sono presenti strumenti inefficienti e pieni di costi occulti.
Come ad esempio i fondi a gestione attiva, di cui fanno parte i fondi Mediolanum, polizze finanziarie, ecc.
Questa operazione è ancor più sensata se fatta in momenti in cui i mercati sono scesi tanto, come ai giorni nostri.
Un esempio di fondi Mediolanum
Vediamo un esempio di un fondo Mediolanum:
Il costo medio di gestione annua di un fondo di investimento Mediolanum è del 2,7%.
Se compro a 100 un fondo di investimento, e dopo un anno il mercato in cui tale fondo investe è sceso del 20%, il mio investimento avrà un valore di 77,3 (- 20 di calo mercato – 2,7 costo).
Il secondo anno mettiamo che il mercato torni in parità, quindi a 100.
Il mio investimento non avrà un valore di 100 ma di sole 94,6 (0 di performance mercato -5,4 di costi).
E’ evidente che il costo di gestione annua è una zavorra che affonda il mio investimento in fasi calanti del mercato e lo frena durante le risalite.
Il problema ancor più grave a mio avviso, è che nessuno dice che ci sono prodotti che replicano gli andamenti di mercato e costano in media lo 0,2% annuo.
Nell’esempio precedente, a parità di investimento, quindi considerando lo stesso mercato e lo stesso rischio, il risultato dopo 2 anni sarebbe un leggero -0,4 contro un -5,4 del fondo Mediolanum.
Conclusioni
Se abbiamo investimenti Mediolanum in perdita e vogliamo comunque continuare ad investire, oggi più che mai è il momento di cambiare.
Vendere i prodotti inefficienti ed acquistare prodotti non zavorrati da costi che riprendono tutta la risalita futura del mercato.
Questa operazione non è semplice quindi fatevi sempre assistere da un consulente finanziario indipendente.
L’unico che vi può consigliare senza conflitto di interesse e che vi aiuta anche nel recupero fiscale delle minusvalenze create con la perdita.
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