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Fondo pensione: 5 buoni motivi per cui dovresti aderire

La scelta di aderire ad un fondo pensione è diventata ad oggi uno strumento indispensabile per chiunque voglia assicurarsi un futuro pensionistico sereno, mantenendo lo stesso tenore di vita raggiunto in età lavorativa.

Per capire meglio i vantaggi dei fondi pensione andiamo a chiarire i motivi per cui dovresti aderire subito a questa forma pensionistica complementare.

Cos’è un fondo pensione

Ecco la fatidica domanda da 1m di dollari.

Sì perché se vogliamo aderire ad un fondo pensione, prima di tutto è bene conoscere cos’è e come funziona.

Con il termine fondo pensione, si parla di uno strumento finanziario grazie al quale ogni lavoratore può godere di una pensione complementare.

Complementare a cosa?

Alla pensione pubblica o “da lavoro”, che viene maturata con il versamento dei contributi.

In questo modo, un lavoratore ha la possibilità di integrare la propria pensione tradizionale con un’altra integrativa, ottenendo così un importo pensionistico molto più alto.

Interessante, vero?

Soprattutto alla luce del fatto che sempre più persone dovranno scontrarsi con i problemi cronici del mondo del lavoro italiano, tra cui:

  • un’età media di ingresso nel mondo del lavoro che tende al rialzo;
  • una popolazione che invecchia ogni anno di più, con gli enti previdenziali che si trovano a pagare sempre più pensioni a fronte di una ridotta forza lavoro attiva;
  • l’aspettativa di vita che aumenta: infatti chi va in pensione a 67 anni potrà goderne per almeno altri 15-20 anni.

I fondi pensione si dividono in:

  • fondi aperti (può aderirvi chiunque);
  • fondi chiusi (possono aderire solo i lavoratori di una determinata categoria).

Andiamo quindi a scoprire come funziona il fondo pensione e perché dovresti aderire anche tu.

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Fondo pensione: come funziona

Un lavoratore che sceglie di aderire ad un fondo pensione non fa altro che accantonare parte della propria retribuzione con l’obiettivo di riscattarla al termine della propria vita professionale.

Il tutto viene poi investito sui mercati finanziari dagli stessi fondi, al fine di generare rendite e guadagni.

Ma come si calcola la rendita vitalizia di un fondo pensione?

Ovviamente un valore importante come l’importo della rendita dipende da diversi fattori:

  1. l’importo totale versato negli anni di contribuzione;
  2. lunghezza del periodo di contribuzione;
  3. costi sostenuti durante la contribuzione;
  4. rendimenti ottenuti con l’investimento sui mercati finanziari di quanto versato.

Al termine della contribuzione, il totale maturato viene erogato mensilmente (così come la pensione pubblica), tenendo conto dell’aspettativa di vita e della tipologia di rendita richiesta dall’aderente all’atto dell’erogazione.

fondo pensione

Quale fondo pensione scegliere

Quando un cliente mi chiede  “Qual è il miglior fondo pensione?”, la risposta che do è sempre la stessa: dipende.

Sì perché non esiste un fondo pensione adatto a chiunque (e per fortuna, aggiungerei).

Infatti ognuno di noi ha:

  1. situazioni economiche diverse;
  2. obiettivi finanziari specifici;
  3. necessità e ambizioni personali;
  4. una vita ed una storia lavorativa propria, unica rispetto alle altre.

Inoltre la scelta di un fondo pensione dipende anche dall’orizzonte temporale che si ha davanti e al profilo di rischio.

Per non parlare del fatto che un fondo pensione può essere cambiato nel corso degli anni (oppure possono essere cambiati gli asset al suo interno).

Insomma, c’è poco da girarci intorno: una risposta specifica ed univoca non esiste.

Ecco perché in questi casi il supporto di un consulente previdenziale può rivelarsi utile.

Grazie all’aiuto di un professionista, infatti, sarà possibile non solo scegliere il fondo pensione + adatto a te, ma persino programmare per intero il proprio futuro previdenziale.

Lo fai una volta e poi non ci pensi più: una comodità che vale più di mille parole

tassazione fondi pensione

Perché scegliere un fondo pensione

La problematica di non avere una pianificazione chiara della propria pensione coinvolge tutte le fasce d’età lavorativa.

Chi è giovane vede la pensione come un traguardo lontano di cui ci si occuperà più in là con il tempo, mentre chi lavora da diversi anni spesso non coglie l’opportunità data dai fondi pensione di uscire prima dal mondo lavorativo.

Andiamo quindi a vedere alcuni dei vantaggi per cui dovresti aderire ad un fondo pensione.

Vantaggi economici

A differenza del sistema pensionistico tradizionale (previdenza pubblica), dove i contributi dei lavoratori attivi vengono destinati per pagare le pensioni, il sistema proprio della previdenza complementare è detto a capitalizzazione.

Questo permette di versare i contributi in un fondo gestito e investito nel mercato secondo il grado di rischio scelto in fase di adesione.

Al momento del pensionamento il montante contributivo sarà dato dalla somma dei contributi versati e dagli interessi maturati nel tempo, permettendo al lavoratore di beneficiare di una rendita extra oltre alla pensione pubblica.

Deduzione del fondo pensione

Un altro aspetto da non sottovalutare quando si aderisce ad un fondo pensione è la possibilità di ottenere una deduzione dal reddito imponibile (deducibilità fiscale), trasformando così la previdenza complementare in una potente arma per pagare meno tasse ogni anno.

Infatti, si potrà dedurre dal proprio imponibile un ammontare massimo di 5.164,57€, dunque risulta evidente come i versamenti nel fondo pensione vengano parzialmente recuperati attraverso l’abbattimento dell’imponibile fiscale.

In sintesi questo comporta avere più soldi in tasca alla fine dell’anno.

Se questo ancora non bastasse per i giovani sottoscrittori di un fondo pensione la normativa permette di accumulare nei primi 5 anni di adesione la parte di deducibilità non sfruttata, arrivando ad un tetto massimo di 7.746,86€ deducibili a partire dal sesto anno e sfruttabili per i successivi 20 anni.

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Ritiro anticipato

La domanda che molti si chiedono è: “quando si possono ritirare i fondi pensione”?

Chi sogna di poter andare in pensione prima può vedere i suoi desideri avverati grazie alla RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata) la quale consiste nell’erogazione sotto forma di rendita di parte o di tutto il montante accumulato e che prosegue fino al raggiungimento dei requisiti previsti per l’ottenimento della pensione di vecchiaia. È possibile richiedere la RITA a determinate condizioni:

  • cessazione dell’attività lavorativa;
  • raggiungimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i cinque anni successivi alla cessazione dell’attività lavorativa;
  • almeno 20 anni di contribuzione nei regimi obbligatori di appartenenza;
  • almeno cinque anni di partecipazione alla previdenza complementare.

Oppure, in alternativa:

  • cessazione dell’attività lavorativa;
  • inoccupazione, successiva alla cessazione dell’attività lavorativa, per un periodo superiore a 24 mesi;
  • raggiungimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i dieci anni successivi al compimento del periodo minimo di inoccupazione;
  • almeno cinque anni di partecipazione alla previdenza complementare (tre anni se il lavoratore si sposta in altro Stato membro).

Tassazione agevolata

La tassazione dei fondi pensione è sicuramente una delle caratteristiche più apprezzate da chi vi aderisce poiché a differenza di altre forme di risparmio gestito, la previdenza complementare gode di più tutele.

Da un punto di vista del rendimento i fondi pensione sono assoggettati ad un’aliquota del 20%, molto più appetibile rispetto al 26% delle altre forme d’investimento, mentre rimane al 12,5% per tutti gli investimenti fatti in titoli di stato italiani o di Paesi esteri presenti in white list.

Per ciò che riguarda la fase della prestazione finale assumono rilevante importanza gli anni di adesione alla previdenza complementare.

Infatti, l’aliquota base a cui vengono assoggettate tali prestazioni si aggira attorno al 15%, molto più bassa rispetto a qualsiasi aliquota del regime ordinario (dal 23% al 43%), ma dal quindicesimo anno in poi l’aliquota si abbassa di 0,3% per ogni anno fino ad un minimo di 6 punti percentuali, corrispondenti a 35 anni di adesione e un’aliquota finale del 9%.

Consulenza previdenziale

Se ti stai chiedendo se sei ancora in tempo per aderire alla previdenza integrativa, se stai versando nel fondo giusto o se può essere conveniente uscire prima dal mondo del lavoro con la RITA sei nel posto giusto.

Pensare alla propria previdenza è importantissimo e prima lo si fa, prima si avranno risultati…e prima si andrà in pensione!

Attraverso una consulenza previdenziale potrai scoprire tutti i vantaggi che un professionista può apportare alla tua situazione pensionistica.

Avrai la possibilità di valutare ogni opzione al fine di soddisfare le tue esigenze previdenziali, capire quanto versare nel fondo pensione per coprire il tuo gap pensionistico oppure valutare la convenienza di misure come il riscatto di laurea.

Oggi più che mai il problema delle pensioni è diventato cruciale e per combattere un sistema pensionistico pubblico poco efficiente c’è bisogno di pianificare il prima possibile il proprio futuro al fine di mettersi al riparo dalle minacce che minano l’integrità della tua pensione.

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