Guida alla costruzione e agli obiettivi di un portafoglio diversificato
Portafoglio diversificato: cos’è e come crearne uno
Creare un portafoglio diversificato è un’ottima strategia di gestione del rischio e protegge dalla perdita completa del capitale investito. L’obiettivo della diversificazione è quello di beneficiare dei vantaggi dovuti alla crescita dei diversi asset riducendo i pericoli.
Cosa sapere prima di creare un portafoglio finanziario
Per diversificare i propri investimenti è essenziale creare un portafoglio finanziario.
Solo con un’ottima gestione del proprio portafoglio finanziario sarà possibile ridurre i rischi e le perdite.
Sono diverse le componenti alla base della gestione di un portafoglio e della creazione dello stesso:
- Il livello di rischio cioè quanto si è disposti a rischiare, bisogna sapere anche che esistono gli investimenti a rischio zero con guadagni seppur minimi,
- La durata degli investimenti l’orizzonte temporale prima del prima di disinvestire per utilizzare il capitale in maniera diversa,
- Gli obiettivi del rendimento, cioè quanto si desidera guadagnare.
Il portafoglio azionario è influenzato dall’asset allocation cioè dal modo e si desidera ripartire le proprie risorse con diversi possibili investimenti.
Durante questa fase di allocazione delle proprie risorse vengono individuati i proprio obiettivi per bilanciare in maniera ottimale i rischi e raggiungere gli obiettivi.
Gli asset sono numerosi e sono pochi gli operatori esperti del mercato che li conoscono tutti.
Per quanto riguarda l’individuazione del profilo di rischio dell’investitore questo dipende dai rendimenti che si vogliono ottenere nel corso del tempo la durata degli stessi: in genere più breve è la durata dell’investimento più alto è il rischio.
Una volta trovato il giusto equilibrio si può passare alla gestione vera e propria del portafoglio azionario, la stessa consente inoltre di modificare i propri asset seguendo gli obiettivi di investimento in relazione ai cambiamenti del mercato.
Cosa si intende per diversificazione di portafoglio?
Chi opera nel mercato finanziario impara subito a conoscere i rischi connessi allo stesso.
Investire in un solo asset infatti potrebbe essere una scelta pericolosa nel caso in cui imprevedibili condizioni avverse potrebbero far cadere l’intero portafoglio azionario.
Gli economisti per porre rimedio a questo problema hanno iniziato a studiare diverse combinazioni di diversificazione del portafoglio azionario, bilanciando i titoli in maniera omogenea per evitare quanto possibile il rischio e verificandone i rendimenti sia nel loro insieme generale che in maniera settoriale per comprendere la funzionalità di questa scelta e porre in essere eventuali aggiustamenti.
Il risultato è stato quello di avere la conferma della riuscita di un buon portafoglio diversificato che riesce a resistere alle fluttuazioni di mercato e al tempo stesso offrire una preziosa risorsa.
La diversificazione del rischio protegge dai pericoli del mercato finanziario con soluzioni diverse ma omogenee. Anche coloro che padroneggiano al meglio il mercato azionario sia dal punto di vista tecnico sia relativo all’analisi fondamentale, preferiscono mettersi al sicuro mediante una strategia di diversificazione ampia.
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A cosa serve la diversificazione?
Costruire un portafoglio di investimenti viene considerato dagli economisti una strategia di Risk management, ovvero gestire e diversificare proteggendo al tempo stesso dai rischi del mercato.
Questa pianificazione consente in questo modo di evitare la perdita completa del capitale investito, riuscendo al tempo stesso a beneficiare dei vantaggi che derivano dalla crescita dei delle diverse classi di asset.
Ma quali sono i vantaggi della diversificazione?
- In primis, è possibile ampliare le attività verso cui si investe: il risultato è un’omogenea distribuzione dei rischi.
- Inoltre è possibile sviluppare ed esplorare nuovi settori, lo spirito imprenditoriale necessita di continue sfide.
- La diversificazione consente di distribuire il rischio investendo su settori molto diversi tra di loro. Nell’eventualità di una perdita relativa agli asset più a rischio si ha comunque un cuscinetto grazie all’investimento in campi in cui si gioca sul sicuro.
- Infine è possibile approfittare della crescita degli asset emergenti investendo in questi campi solo una piccola parte del proprio capitale.
La costruzione di un portafoglio ben diversificato non è semplice, bisogna conoscere gli asset disponibili sui vari mercati e il rischio, riuscendo così a costruire un portafoglio il più vario possibile così da avere incassi omogenei o comunque che riescano a limitare le perdite.
Qual è l’obiettivo della diversificazione?
Ci si imbatte nel rischio tutte quelle volte in cui l’investitore si trova a dover scegliere titoli altalenanti o nei momenti in cui vi è una condizione di incertezza dei mercati finanziari.
Molto spesso infatti si investe in titoli che seguono un trend al rialzo per poi ribassarsi all’improvviso.
Nell’ambito economico però, il rischio può assumere due forme principali: il rischio non diversificabile, chiamato in gergo rischio sistematico, e il rischio specifico, che è proprio quello diversificabile.
- Il rischio sistematico ossia quello che non è possibile diversificare, rappresenta una minaccia per l’intera economia. Tutti gli investitori, nonostante un’ottima strategia di diversificazione del proprio portafoglio azionario sono soggetti a questo rischio. Infatti si tratta di un meccanismo stesso di funzionamento del mercato finanziario cui è impossibile porre rimedio. Proprio questo meccanismo è alla base dell’incertezza del mercato e dunque del rischio a cui gli investitori sono esposti, la caratteristica che connota questo rischio è l’imprevedibilità che non può essere eliminata. Ecco perché la costruzione di un portafoglio diversificato deve prendere in considerazione anche questo rischio sfruttando il premio al rischio previsto dall’economia in modo da usare a proprio favore le condizioni di incertezza. Questo è l’aspetto che consente di ottenere i maggiori vantaggi e guadagni ma che nel caso di incertezza dei mercati, potrebbe far perdere l’intero capitale investito.
- Il rischio specifico contribuisce invece, quell’ incognita che può essere eliminata mediante una buona costruzione del proprio portafoglio azionario che usi a proprio vantaggio la diversificazione. Si tratta, dunque, di un rischio che può essere eliminato. Per tale motivo non è possibile ottenere un premio al rischio ma, l’investitore può eliminarlo attraverso un ampliamento degli strumenti finanziari mediante cui gestisce le proprie risorse economiche.
Sono diversi gli strumenti finanziari che consentono di mitigare il rischio specifico mediante gli investimenti verso vari asset che permettono di ottenere vantaggi nel lungo periodo. Giocandosi bene questa opzione con la costruzione ottimale di un portafoglio diversificato, si può avere la quasi certezza di un guadagno seppur di minima entità.
La teoria della diversificazione del portafoglio
La teoria della diversificazione del portafoglio nasce per realizzare un paniere di asset il più possibile diversificati tra di loro, deve esserci cioè una correlazione inversa che metta al sicuro gli altri investimenti qualora uno dei titoli venga trascinato in basso dal mercato.
Solo un portafoglio ben equilibrato riesce a prevedere l’aleatorietà del titolo e la possibilità che il ribasso di uno no trascini l’intero capitale.
Anche se, alcuni panieri in cui il rischio è relativamente maggiore, potrebbero anche prevedere che i vari asset possano influenzarsi tra di loro, sempre limitando i danni, per quanto possibile, con titoli che hanno un rischio minimo.
Pertanto, prima di puntare su uno specifico titolo è importante effettuare degli studi che consentano di prevedere la variazione dello stesso dopo aver considerato tutte le variabili.
Ci sono difatti titoli che restano stabili avendo degli scompensi solo in determinati periodi che chi ha studiato la teoria sa prevedere.
Altri titoli invece tendono a salire in concomitanza con determinati avvenimenti regalando soluzioni all’avanuardia per un portafoglio azionario vario e funzionante.
Sapere quando è il momento di vendere o acquistare deve essere anche un aspetto già previsto tra gli obiettivi del paniere finanziario, perché in tal caso, il tempo è una delle costanti che più di ogni altra influenzano l’andamento del valore del titolo.
Pertanto, anche se è possibile aggiustare il tiro nel corso delle settimane, la scelta migliore è quella di affidarsi ad esperti che mediante consulenze mirate sappiano già in anticipo quali sono gli obiettivi che l’investitore si attende e come realizzarli senza troppe difficoltà.
Le strategie di diversificazione
Se il rischio c’è sempre, bilanciare in maniera equilibrata le variabili con un rischio maggiore a quelle con un rischio prevedibile minore è il segreto per una diversificazione ben equilibrata.
Non tutti sanno però che la diversificazione ha senso solo ed esclusivamente se fatta in relazione alle caratteristiche dell’investitore e alle sue necessità.
In caso contrario, non vi sarà alcun beneficio atteso ma solo un portafoglio diversificato ma che non apporta frutti.
Ogni investitore ha i propri obiettivi, il proprio orizzonte temporale e un capitale diverso da investire, qualora venga a mancare proprio questo aspetto alla base della strategia della diversificazione non sarà possibile porre in essere un piano operativo funzionale.
Alcuni asset non sono adatti a tutti gli investitori perché potrebbero iniziare a funzionare solo dopo alcuni anni, mentre il piano operativo prevede un investimento di qualche mese.
Ecco perché solo un esperto conosce i benefici della diversificazione e come ottenere i vantaggi dalla stessa.
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Come costruire un portafoglio diversificato?
Per costruire un portafoglio diversificato che sia il più bilanciato possibile è necessario ridurre al minimo i rischi specifici.
Per prima cosa bisogna mettere in chiaro che è impossibile realizzare un portafoglio azionario perfetto, non esistono infatti degli asset ideali investendo nei quali non vi siano delle perdite.
Avere l’abilità di comporre un portafoglio azionario bilanciato costituisce arte finanziaria che implica diverse conoscenze.
Per prima cosa, non si può affrontare il mercato senza conoscere le caratteristiche di cui bisogna tener conto per la realizzazione dello schema di un portafoglio diversificato.
La scelta delle società su cui puntare è solo l’inizio della costruzione di un buon portafoglio.
All’interno del proprio paniere finanziario bisogna far entrare delle società quotate ma anche dare la possibilità alle piccole imprese di poter fare la differenza.
Piccole e medie imprese a crescita domestica ad esempio, sono quelle in grad di offrire guadagni più alti.
Ci sono poi le imprese a valore nazionale e quelle a crescita estera che offrono una buona base su cui lavorare se si è alla ricerca di un portafoglio che esplori i campi più vari.
Infine le grandi società dei mercati emergenti che offrono dei guadagni ingenti ma potrebbero nascondere pericoli imprevedibili.
Anche per quanto riguarda la scelta dei settori industriali su cui investire è bene ampliare il più possibile i campi prescelti.
Tra i settori che offrono maggiori soddisfazioni ci sono quello dell’energia e dei prodotti di consumo essenziali, il mercato dei beni non essenziali e la tecnologia informatica sono i mercati in continua crescita al giorno d’oggi.
Campo su cui è bene investire è quello dei servizi di telecomunicazioni e il mercato della finanza perché potrebbero essere dei settori da prendere in considerazione in relazione all’andamento del mercato.
Le novità azionarie
La costruzione di un portafoglio azionario a titolo personale impone anche la conoscenza dei nuovi asset che quotidianamente irrompono sul mercato.
La finanza non prescinde dall’evoluzione ma viene trascinata dall’innovazione, basti pensare ai social network che hanno avuto un impatto fortissimo sul mercato dei mercati e della pubblicità.
Il costante aggiornamento consente di puntare anche sui nuovi strumenti finanziari che facilitano la costruzione di un portafoglio diversificato.
Il trading è uno strumento finanziario che ha riscosso un notevole successo negli ultimi anni confermandosi uno dei campi più rivoluzionari dell’ultimo periodo.
Le criptovalute hanno subito una un’ascesa inimmaginabile fino a qualche decennio orsono, sono entrate a far parte del mondo finanziario e hanno arricchito coloro che fin dall’inizio hanno creduto in questo nuovo asset.
La strategia di investimento
Un portafoglio finanziario improntato sulla diversificazione deve essere riempito con delle asset class che corrispondono a una strategia di investimento ben precisa.
Semplici classi di attività verso cui investire oltre quelle ordinarie e privilegiate, vi sono anche i titoli di stato e le obbligazioni societarie ma anche gli investimenti verso le materie prime i conti di risparmio risparmio fruttiferi che sono senza dubbio quelli privilegiati dall’investitore medio.
Per adottano una strategia più moderna improntata alla novità vi è il settore delle criptovalute gli etf è il settore immobiliare. Per conoscere al meglio le asset class attraverso cui costruire un portafoglio azionario diversificato è possibile affidarsi ad esperti che mediante simulazioni o studi ben precisi sappiano fare il punto della situazione.
Grazie a questa attività si potrebbe simulare un portafoglio virtuale che consente di conoscere i meccanismi di funzionamento prima di dedicarsi alla realizzazione del portafoglio vero e proprio.
Quando valutare le performance?
Non è possibile verificare nell’immediato se i propri rendimenti sono positivi o negativi vi sono determinati periodi in cui sono disponibili i dati sull’investimento e si possono tirare le somme del lavoro svolto.
A volte può essere importante studiare anche le azioni a monte dell’investimento al fine di individuare e misurare il rischio previsto in determinati asset così da verificare la performance posta in essere dagli stessi.
Monitorare il portafoglio azionario è fondamentale per ribilanciare e correggere le scelte fatte inizialmente mantenendosi sempre in linea con gli obiettivi fissati.
Esiste l’investimento senza rischio?
Prima di iniziare a costruire portafogli finanziario si deve prevedere il rischio finanziario di investimento perché è impossibile prevedere con certezza gli accadimenti futuri del mercato anche se, rivolgendosi a degli esperti del mercato, è possibile limitare il rischio pianificando gli investimenti in base alle proprie necessità.
Solo così è possibile ottimizzare il proprio portafoglio ottenendo il miglior rapporto rischio/rendimento.
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Quando ribilanciare il portafoglio differenziato?
Realizzato il proprio portafoglio di investimenti bisogna anche comprendere quando effettuare un ribilanciamento del portafoglio stesso.
Questa operazione deve tener conto innanzitutto dei cambiamenti che sono accorsi nel mercato nel corso del tempo. Solo in questo modo sarà possibile ottenere ancora quelli che sono i benefici della differenziazione e continuare a goderne nel tempo.
Nello specifico, ogni volta che vi sono delle fluttuazioni del mercato, il portafoglio deve essere modificato per far fronte a questi alti e bassi che possono colpire i titoli azionari prescelti.
Fa parte degli obiettivi finanziari infatti quello di mantenere il più possibile omogeneo il rischio stabilito al fine di incrementare il rendimento nel lungo termine.
Ecco perché un ribilanciamento del portafoglio è essenziale non solo per ridurre il rischio ma anche per avere dei guadagni. Questa pratica può prevedere due operazioni:
- La vendita di asset che sono detenuti nel proprio portafoglio riallineare il rischio in relazione ai rendimenti.
- L’acquisto di asset che si sono dimostrati nel mercato in continua crescita o comunque con un rischio limitato.
In ogni caso, ogni volta che si verificano dei rendimenti nel corso del tempo, l’investitore potrebbe avere la necessità vendere l’eccesso reinvestendolo in altre azioni, magari per riallocare il denaro guadagnato al fine di inseguire gli obiettivi fissati fin dall’inizio.
Chi non conosce bene le strategie per diversificare il proprio portafoglio azionario anche nel caso del nuovo bilanciamento dello stesso dovrebbe rivolgersi ad esperti del settore per verificare l’andamento dei propri investimenti ed eventualmente riallocare i guadagni in maniera funzionale al raggiungimento degli obiettivi fissati nel momento della costruzione dello schema di un portafoglio differenziato.
Strategie per diversificare il patrimonio
Non tutti gli investitori sono uguali, cambiano infatti gli obiettivi, la propensione al rischio, ma anche il tempo, cioè l’orizzonte temporale entro cui l’investitore desidera vedere dei guadagni.
Caratteristica che accomuna tutti è la volontà di non ledere il proprio capitale. Ecco perché la differenziazione consente di contenere i rischi e raggiungere gli obiettivi mettendo in atto una strategia di crescita che impedisca la perdita totale del patrimonio.
Sono diversi i tipi di differenziazione o aspetti che la strategia ideale può toccare.
La diversificazione temporale: è impossibile mettere in atto una buona strategia di diversificazione se prima non si stabiliscono gli obiettivi personali o comunque le priorità dell’investitore.
Una volta individuati questi aspetti si sceglie l’orizzonte temporale entro cui si desiderano realizzare gli obiettivi.
Ovviamente nel breve periodo non è possibile verificare che lo schema posto in essere dalla diversificazione sia quello giusto anche se individuando e suddividendo al meglio gli investimenti si possono sfruttare al cento per cento le opportunità che il mercato offre riducendo al minimo le scelte errate.
Inoltre, nulla impedisce di aggiustare il tiro così da ottenere maggiori guadagni nel lungo termine.
La diversificazione per titoli, il principio alla base della diversificazione eè quello secondo cui è meglio investire in tanti titoli che in pochi.
Questa è una delle ragioni per cui i fondi comuni di investimento sono estremamente diffusi, soprattutto tra coloro che non conoscono bene il mercato.
Sono in grado infatti, di investire indirettamente in una pluralità di strumenti finanziari, inoltre questi investimenti saranno delegati ad esperti del settore che effettueranno le scelte migliori.
La diversificazione geografica è ottima per ridurre al minimo i rischi ed assicurarsi il rendimento.
Tale strategia di diversificazione prende in considerazione anche l’investimento in aree economiche e geografiche diverse, differenti paesi offrono infatti maggiori possibilità di ottenere dei guadagni.
La ragione è molto semplice i mercati non sono correlati tra di loro al contrario si muovono tutti in maniera indipendente.
Infatti qualora alcuni titoli dovessero andar male in un paese, potrebbero invece offrire dei guadagni in un altro.
Infine, c’è la diversificazione per potenziale di crescita, tutti gli investimenti comprendono un diverso grado di volatilità ed è questo fattore che incide sulla possibilità di guadagno pertanto è consigliabile investire in settori che offrono un potenziale di crescita differenziato: si pensa ai mercati già consolidati oppure alle aziende emergenti.
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