Imparare a investire: i 10 errori da evitare
Imparare ad investire è fondamentale. La liquidità, se non impiegata, perde valore e al contempo rimane in una situazione spesso rischiosa: anziché rimanere inerte, o affidarsi ciecamente ai consigli delle banche, il buon risparmiatore dovrebbe anche essere un saggio investitore.
Per entrare sul mercato è imprescindibile seguire dei buoni consigli per investire in borsa. Specialmente gli investitori alle prime armi rischiano di commettere errori marchiani o commettere passi falsi. Perciò elenchiamo 10 errori da evitare assolutamente di cui ogni investitore deve essere avvertito.
Si tratta di dieci buoni consigli per i vostri investimenti finanziari, grandi o piccoli che siano. Dunque, iniziamo.
1) Farsi trascinare dall’emotività.
L’intuito è un’ottima qualità per un investitore. Allo stesso tempo però può rivelarsi una trappola: farsi guidare dalle emozioni conduce facilmente a passi falsi o avventati.
Investire nella propria squadra del cuore, per esempio, non sempre è una buona idea: anzi, se si ha motivo di supporre un aumento del valore delle azioni di una rivale non bisognerebbe avere nessuna remora.
Allo stesso modo, non è detto che dei titoli che abbiamo ereditato o che in passato sono saliti di valore si comportino in futuro allo stesso modo.
Un temperamento calmo e razionale è quel che ci vuole per chi impara ad investire. Ecco allora il primo dei consigli per investire denaro nel mercato finanziario: il cuore e la fretta sono cattivi, o almeno ambigui, consiglieri.
2) Dare troppo peso alle notizie
In un’epoca digitale tutti riceviamo centinaia di notifiche, avvisi, notizie al giorno: è quello che si chiama sovraccarico di informazioni.
Un investitore intelligente si tiene costantemente informato sull’andamento dei mercati finanziari, così come fa un consulente finanziario che professionalmente somministra consigli per investire i risparmi ai suoi clienti.
Questo non vuol dire però precipitarsi dietro alle news ed affidarsi alle conclusioni spesso affrettate che i giornalisti aggiungono in calce agli articoli di cronaca di borsa.
Non va dimenticato che l’informazione in nostro possesso grazie ai mass media è, appunto, di pubblico dominio. I canali informativi veramente rilevanti per gli investitori non coincidono con le notizie lette qua e là, ma si affidano a fonti rigorose e ad una pluralità di circostanze, non solo ad un annuncio o ad un ribasso.
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3) Non avere un orizzonte temporale per i tuoi obiettivi
Ogni investimento possibile è caratterizzato da un orizzonte temporale più o meno lungo.
Generalmente gli obiettivi sono di breve, di medio o di lungo termine, ma questa classificazione è solo una delle tante possibili.
Uno dei primi consigli finanziari per imparare ad investire in borsa riguarda proprio la fissazione dell’orizzonte temporale dei propri obiettivi.
In questo modo, meglio se insieme ad un consulente più esperto, è possibile stilare un piano di investimento e un piano di accumulo coerente con le esigenze e gli obiettivi personali dell’investitore.
4) Avere una tolleranza al rischio non definita
Un altro degli errori più comuni che compiono gli investitori alle prime armi è quello di non avere un’idea chiara del rischio e delle eventuali perdite che possono sopportare.
I risparmi possono servire a tanti sogni e progetti: la casa, lo studio dei figli, la pensione, le vacanze… per questo è importante non giocare col fuoco.
Un investimento oculato è spesso capace di ripagare abbondantemente il rischio che inevitabilmente gli si associa.
Se così malauguratamente non fosse è importantissimo avere le spalle coperte.
Investire in obbligazioni oppure investire in criptovalute sono due azioni molto diverse, che presuppongono in genere una tolleranza al rischio diversa.
Imparare ad investire richiede di fare chiarezza sulla propria tolleranza a sopportare perdite.
Un portafoglio bilanciato in genere assicura una resistenza al rischio abbastanza solida, affidandosi per gli investimenti più arditi solo ad una quota del patrimonio da valutare attentamente.
5) Avere aspettative irrealistiche
Come dicevamo, ad ogni investimento si associa un rischio.
Questo è uno dei consigli finanziari più importanti.
Nella stragrande maggioranza dei casi il rischio aumenta all’aumentare della possibile redditività dell’investimento, sicché i due profili sono strettamente collegati.
In questi casi il consiglio per gli investimenti nel mercato azionario è sempre quello di rimanere con i bicchieri per terra.
Non esistono pasti gratis, e non esistono neppure guadagni gratuiti: ogni potenziale profitto comporta la necessità di affrontare un rischio potenziale.
6) Confondere investimenti e trading
Gli investimenti si distinguono nettamente dal trading. I primi hanno un orizzonte temporale ben definito, un profilo di rischio altrettanto definito ed in generale si accordano con le esigenze di quasi ogni risparmiatore.
Hanno una flessibilità molto ampia che consente loro di essere più o meno rischiosi e redditizi, ma sempre in un’ottica di calcolo preventivo.
Il trading è un’attività diversa. Si sostanzia nella compravendita di azioni e titoli, nonché di strumenti finanziari più complessi come i derivati o futures, da svolgersi in un tempo breve (financo intra-day, cioè con un termine diario).
Esso contempla l’apertura e la chiusura di moltissime posizioni in un giorno, seguendo più le bizze del mercato azionario che non la realtà economica che sottostà invece, in varia misura, ad un investimento.
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7) Non diversificare
La diversificazione è una caratteristica essenziale di ogni portafoglio equilibrato.
Chiunque somministri consigli finanziari per investire i risparmi e il denaro oggi non farà mai a meno di sottolinearne l’importanza.
Per imparare ad investire è fondamentale.
Diversificare significa avere un portafoglio variato, nel quale le varie componenti si bilancino sia nel tempo presente che in prospettiva di un eventuale e futuro sussulto di un settore del mercato.
Senza diversificazione un portafoglio sarà sempre esposto ai rischi della sovraesposizione, che possono tradursi in realtà molto dure.
8) Essere privi di una strategia
Questo consiglio finanziario sta alla base di molte delle considerazioni svolte prima, eppure è importante ribadirlo in via autonoma.
La strategia riguarda l’investimento nel suo aspetto globale: obiettivi, orizzonti temporali, tolleranza al rischio, preferenze individuali e attuazione dinamica del piano.
I fattori da tenere in considerazione nell’elaborarne una sono molti e dipendono in primo luogo dalle esigenze personali.
Spesso è proprio la strategia il punto chiave: dev’essere precisa, flessibile – ma al contempo costante negli obiettivi – e personalizzata.
Il consulente finanziario si occupa esattamente di tali aspetti, consigliando per piccoli o grandi investimenti ogni interessato.
9) Non considerare l’inflazione
Come abbiamo detto in apertura, la liquidità immobile perde di valore.
L’inflazione può apparire bassa nella zona euro, ma anno dopo anno arriva a mangiarsi gran parte del potere d’acquisto dei risparmi di noi tutti se non contrastata.
Il fenomeno si è acuito in seguito all’emergenza Covid.
L’Italia, insieme ad altri Paesi europei, sta infatti attraversando una fase storica con dei tassi di inflazione mai verificatisi nei venti anni precedenti.
L’inflazione non è solo una motivazione ad investire, ma anche un fattore di cui tenere conto quando si inizia ad imparare ad investire.
Un esempio su tutti: spesso le obbligazioni di paesi emergenti offrono un ottimo rendimento nominale.
Se però sono emesse in una valuta poco stabile, tale rendimento seppur elevato potrebbe non essere nemmeno pari all’inflazione, andando a configurare un rendimento reale negativo o minimo.
10) Non avere una buona preparazione
L’investitore dev’essere anzitutto consapevole e sapere esattamente cosa sta facendo.
Prima di affacciarsi al mondo dei mercati finanziari conviene allora leggere la nostra guida sui consigli finanziari per imparare ad investire, e informarsi bene sugli investimenti.
Se non ci si sente sicuri al cento per cento la scelta migliore è sempre quella di rivolgersi ad un consulente finanziario professionale, meglio se indipendente e personalizzato.
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