L’impatto reale dell’inflazione sui tuoi risparmi
Come l’inflazione impatta realmente sui risparmi degli italiani?
Giornali e media parlano spesso di inflazione, nemico invisibile del tuo denaro che agisce silenziosamente procurando perdite irrecuperabili.
Andiamo a quantificare numericamente l’impatto inflattivo e scopriamo come difendersi da esso.
L’obiettivo della BCE: l’inflazione intorno al 2%
La Banca Centrale Europea (BCE) ha tra i suoi obiettivi principali il mantenimento del livello di inflazione nell’area Euro intorno al 2%.
Tuttavia questo non è sempre possibile, a causa di condizioni esterne che creano instabilità economica e ne causano un rialzo oppure un ribasso.
Tra i fattori che influenzano il tasso di inflazione possiamo trovare il rallentamento dei cicli produttivi e una politica monetaria espansiva, ossia grosse immissioni di liquidità nel sistema da parte di Governi e delle Banche Centrali.
Il biennio 2020/2021 ne è stata la dimostrazione tangibile.
L’inflazione in Italia: oggi e in passato
Oggi, in Italia, l’inflazione dichiarata è circa al 4,8% e quindi più alta rispetto agli obiettivi della BCE.
Ma, rivolgiamo uno sguardo al passato per avere un’idea più chiara.
Mediamente, nel corso degli ultimi 70 anni, il valore si è aggirato tra l’1,5% ed il 3%, con picchi di massimo e minimo rispettivamente nel 1980 (21,2%) e nel 1959 (-0,4%).
Valutiamo ora in euro quanto l’inflazione può erodere i nostri soldi fermi sul conto corrente, cioè parcheggiati in liquidità.
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Come il mare contro gli scogli
Ipotizziamo che tu abbia un capitale di 100.000€ in liquidità e un orizzonte temporale di 10 anni.
Vediamo come diversi tassi di inflazione intaccherebbero il valore reale del tuo denaro non investito.
Se questo tasso si arrestasse su una soglia ideale, al 2%, avresti una perdita del potere di acquisto dei tuoi risparmi del 16,3%. Perderesti cioè 16.300€.
Un’inflazione al 3%, invece, ti causerebbe una perdita del 23,4%, pari a 23.400€.
Ancora, se il tasso di inflazione si stabilizzasse sul 5%, l’erosione del potere di acquisto sarebbe molto ingente. Arriverebbe addirittura a mangiarsi il 29,7% del tuo capitale, bruciando quasi 30.000€.
Infine, facciamo un’ipotesi improbabile (almeno si spera).
Un tasso di inflazione prolungato al 10%, ti causerebbe danni per circa 58.000€ (57,6%). Insomma, più della metà del tuo capitale sparirebbe nel nulla.
Le armi per la difesa dei tuoi sudati risparmi
Come puoi contrastare l’inflazione e proteggere il denaro nel corso degli anni?
Innanzitutto dovresti definire l’obiettivo o gli obiettivi che vorresti raggiungere.
Potrebbe essere l’università per i tuoi figli oppure l’acquisto di una casa o di una nuova automobile oppure ancora crearti una integrazione per la tua pensione.
Grazie a questo passaggio, potremo quantificare gli anni in cui il tuo denaro rimarrebbe fermo sul conto corrente.
Lo step successivo è quello di investire quel capitale nel rispetto del tuo profilo di rischio, che si basa su quanto sei disposto a perdere nel corso del tempo.
Ultimo passo, scegliere i migliori strumenti finanziari presenti sul mercato, che ti permettano di coprire il tasso di inflazione nel tempo, rivalutare il tuo denaro e vivere in serenità.
L’inflazione divora i tuoi risparmi: proteggiti ora
Passiamo la metà della nostra vita a lavorare per guadagnare denaro. Questo denaro ci serve per vivere dignitosamente.
Eppure lasciamo che i sacrifici fatti vengano annullati da condizioni esterne.
Prenditi cura del tuo denaro, investendo in modo efficiente.
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