Investimenti assicurativi: conviene investire soldi in polizze assicurative?
Gli investimenti assicurativi convengono?
La raccolta e l’impiego del risparmio avvengono tradizionalmente tramite tre vie: quella bancaria, quella finanziaria e quella assicurativa.
Tali vie non sono tra loro incompatibili, ma al contrario sono profondamente interconnesse e nel complesso costituiscono i pilastri del cosiddetto mercato dei capitali.
Ossia il mercato che nasce dall’incontro della domanda e dell’offerta di moneta e risparmio.
L’investimento assicurativo ha lo scopo di ridurre l’area di incertezza di un singolo individuo sulla sua situazione futura.
Ciò si coniuga sia con la generale avversione al rischio dei risparmiatori, che con un bisogno di allocazione ottimale del rischio che si realizza appunto tramite l’investire nelle assicurazioni.
Alcune assicurazioni sono obbligatorie: si pensi alla assicurazione per la Responsabilità Civile dell’automobile.
Molte altre sono facoltative, ma assai diffuse: è il caso dell’assicurazione sulla casa.
Esistono infine delle assicurazioni, e sono la gran parte, che hanno una diffusione tra il pubblico assai variabile.
Questo perché la loro convenienza va calibrata sul singolo assicurando, sulla sua posizione sociale e economica e sulle sue prospettive future.
Assicurazioni di protezione
Le assicurazioni di protezione sono i più classici tra gli investimenti assicurativi.
Esse hanno una funzione primaria di tutela e garanzia contro un evento futuro e incerto che potrebbe cagionare un danno al proprio patrimonio, al patrimonio familiare o a quello aziendale.
Sono divise in due rami: il ramo vita e il ramo danni.
Partendo dal secondo, il ramo danni è il ramo assicurativo con il quale la maggior parte delle persone ha più familiarità.
La sua funzione essenziale è quella di allocare il rischio in maniera efficiente tramite l’investimento in polizze assicurative.
Il risultato immediato è quello di dare diritto all’assicurato a ricevere una certa somma al verificarsi di un sinistro, a fronte del versamento costante (o una tantum) di un premio.
Non esiste una strategia sempre valida per l’investimento in polizze ramo danni: la valutazione deve tenere conto di vari fattori, in primis l’esposizione e la propensione al rischio ma anche la dimensione e la conformazione del patrimonio dell’assicurato.
Il ramo vita è l’altro grande ramo del settore delle assicurazioni classiche di protezione. Esse hanno una funzione previdenziale relativa agli imprevedibili rischi connessi al ciclo della vita e della morte.
Come scegliere un’assicurazione temporanea caso vita
L’investimento in polizze assicurative temporanee caso vita ha come detto una funzione previdenziale.
Questo tipo di assicurazione è scelta da molti risparmiatori che vogliono garantire ai propri familiari un indennizzo, più o meno cospicuo, nel caso in cui dovesse occorrere loro un sinistro esiziale
L’assicurazione Temporanea Caso Morte è una polizza di rischio temporanea che prevede, a fronte del pagamento di un premio che può essere unico, annuo costante o monoannuale, la corresponsione, in caso di morte dell’assicurato avvenuta prima della scadenza contrattuale, di un capitale ai beneficiari designati.
La durata del contratto è prestabilita e determinata dalle parti (assicurato e assicuratore) sulla base dei reciproci interessi di rischio.
La pratica è particolarmente raccomandata a coloro che abbiano sottoscritto un finanziamento importante e/o siano la principale fonte di reddito del nucleo familiare, che in tal guisa evitano che le conseguenze della loro scomparsa abbiano a ricadere sugli eredi.
Cosa e quali sono i prodotti di investimento assicurativi
Lato sensu ogni polizza assicurativa sarebbe definibile come un prodotto di investimento assicurativo. Tuttavia nella prassi si suole dare un significato specifico alla locuzione.
Il testo della Direttiva IDD definisce i prodotti di investimento assicurativi (noti anche con l’acronimo inglese IBIP) come “prodotti assicurativi che presentano una scadenza o un valore di riscatto, e in cui tale scadenza o valore di riscatto è esposto, in tutto o in parte, in modo diretto o indiretto, alle fluttuazioni del mercato”.
Generalmente si riferiscono al ramo vita, ma non mancano le multiramo.
Queste polizze di investimento e risparmio rispondono spesso a nomi come polizze unit-linked o polizze rivalutabili.
Essi sono offerti dalle principali banche e le loro vendite hanno conosciuto un forte aumento. Questo però non significa che esse siano sempre convenienti per il cliente: ricordiamo che la consulenza bancaria non è, per definizione, indipendente.
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Costi nascosti e rischi degli investimenti assicurativi
Il Sole24Ore ha osservato come i margini di intermediazione degli istituti bancari siano venuti scemando negli ultimi anni.
Per sfuggire agli effetti negativi di tale contrazione molte banche hanno fatto leva sul business assicurativo, proponendo in particolare contratti di bancassicurazione.
Questi prodotti sono dei veri e propri prodotti di investimento assicurativo, o polizze assicurative di investimento.
Esse presentano una forte ibridazione delle caratteristiche dell’assicurazione e dell’investimento.
Malgrado nel periodo della crisi banche e risparmiatori al seguito abbiano scelto in massa di guardare alle polizze assicurative, tale sistema di investimento nelle assicurazioni bancarie ha i suoi svantaggi.
Il costo delle polizze di categorie multiramo e unit-linked è spesso notevolmente superiore a quello di qualsiasi altro prodotto simile per rendimento.
Inoltre i prodotti legati alle fluttuazioni del mercato sono appunto esposti ai rischi del mercato che possono essere rilevanti.
Quale fondo c’è dietro alla polizza?
Questa è la prima domanda da porsi, per cercare di capire se vi sia convenienza ad investire in un prodotto come questo.
Seppur formalmente assicurativo ha spesso finalità, e rischi, più propri dell’investimento mobiliare.
Consigli di investimento: la personalizzazione delle scelte
Vorremmo finire la nostra panoramica sugli investimenti assicurativi e sui prodotti di investimento assicurativi con alcuni brevi consigli.
Anzitutto, il primo consiglio è quello di valutare la reale copertura assicurativa offerta, e dunque quale sia il massimale assicurativo o comunque il valore di riscatto della polizza.
Il secondo è quello di soppesare attentamente i costi, che possono essere complessivamente superiori a quelli del mero premio.
Altro consiglio è di cercare di capire se il prodotto che si sta selezionando abbia una funzione maggiormente assicurativo/previdenziale o di investimento, e nel secondo caso individuarne pienamente i rischi.
Da ultimo, ricordiamo che non esiste un’assicurazione assolutamente vantaggiosa. Ogni risparmiatore è un caso a sé e per questo la consulenza finanziaria indipendente e personalizzata, rispetto alle altre forme di promozione e consulenza, ha una marcia in più.
L’analisi del portafoglio del cliente, compiuta in totale autonomia, va ad esclusivo beneficio del risparmiatore.
Anche nella scelta delle polizza allora il consulente finanziario personale indipendente aiuterà il risparmiatore a valutare stato attuale e prospettive future al fine di permettergli, come dicevamo in apertura, un’esposizione ottimale ai rischi finanziari e assicurativi.
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