HomeBlogInvestire soldi in banca conviene?
investire soldi in banca conviene

Investire soldi in banca conviene?

Investire soldi in banca conviene?

Le possibilità sono numerose, ma sapere esattamente cosa fare con i risparmi oggi non è affatto semplice.

Comunemente ci si chiede:

  • mi converrà tenere i soldi fermi sul conto corrente?
  • Quanti soldi tenere sul conto corrente?
  • Conviene togliere i soldi dal conto corrente?
  • Come far fruttare i soldi che non mi servono per la vita di tutti i giorni?
  • Come investire i soldi risparmiati?

Ma la domanda “clou”, che tutti ci facciamo, è se investire i propri risparmi in banca sia conveniente o meno.

Questo sarà il filo conduttore di tutto l’articolo.

Anni fa la banca era l’unica opzione disponibile.

Oggi, al di là della buona o cattiva reputazione che le banche godono, esistono diverse possibilità di investimento dei risparmi.

Cosa fare oggi con i propri risparmi?

Se da un lato abbiamo famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese, dall’altro quello italiano si conferma un popolo di risparmiatori.

Si stima che l’italica ricchezza (immobili esclusi) superi i 5.000 miliardi di euro, in crescita del 50% nell’ultimo decennio.

Inoltre:

  • il 31% di questo denaro è costituito da soldi fermi sul conto corrente o su conti deposito,
  • il 24% è investito in azioni singole,
  • il 23% è destinato a polizze assicurative,
  • il 15% risulta allocato in fondi a gestione attiva o passiva,
  • il 4% è riservato a singole obbligazioni.

Per approfondire questa tematica rimandiamo all’articolo “A quanto ammonta il risparmio privato degli italiani e come può migliorare?

Sono molti gli strumenti e i prodotti finanziari in cui è possibile investire i propri risparmi.

Quelli appena citati sono solo alcuni esempi, ma ne esistono tanti altri meno “convenzionali” e al momento ancora poco diffusi.

Dove è meglio tenere i propri soldi?

Come investire i propri soldi dovrebbe essere un’occupazione primaria per ognuno di noi.

I soldi, ahimè, non cadono dal cielo, ma sono solitamente il frutto di un duro lavoro.

E per quanto non facciano la felicità, sono un mezzo importante per poter sopravvivere e realizzare i nostri obiettivi di vita.

Quindi, al giorno d’oggi diventa fondamentale sapere come e dove investire soldi.

Qui la situazione si complica.

Bombardati da una miriade di informazioni, spesso fuorvianti ed interessate, risulta impossibile capire come investire i soldi.

Inoltre, non esiste una formula valida per tutti.

Ognuno ha le sue particolari esigenze e la sua specifica tolleranza al rischio.

Di conseguenza ciascuno ha un suo personalissimo progetto d’investimento risparmi.

Non si può affermare con certezza assoluta dove è meglio tenere i propri capitali.

Quello che va bene ad una persona non è adatto ad un’altra.

Se ti interessa scoprire qual è il tuo piano di investimento risparmi ideale, richiedere una consulenza finanziaria online gratuita e senza impegno può essere la soluzione.

Richiedi il supporto di un professionista e scopri quanto puoi risparmiare ogni anno.

Come investire i risparmi senza rischi?

A chi non piacerebbe investire i propri risparmi senza correre alcun rischio?

Ma questo è effettivamente possibile?

Mi dispiace deluderti, ma la risposta è no.

Qualsiasi modalità di investimento presenta dei rischi, spesso non percepiti, ma non per questo meno reali.

Facciamo l’esempio banale dei tanto cari “soldi sotto il materasso”.

Cosa vuoi che succeda?

  • Il materasso o la casa può bruciare, deteriorarsi e rovinarne il contenuto.
  • Si può subire un furto.
  • Il proprietario potrebbe perdere la memoria o addirittura venire a mancare, senza che nessuno sappia dei soldi.

Sicuramente si tratta di casi limite e poco probabili, ma esiste comunque un rischio ineliminabile: l’inflazione.

A causa dell’aumento nel tempo dei prezzi di beni e servizi, i nostri soldi lasciati sotto il materasso perdono potere d’acquisto e quindi il loro valore reale diminuisce.

Allora, come investire i propri soldi senza correre rischi?

Non è possibile eliminare tutti i rischi, ma ho una buona notizia: è possibile ridurli al minimo.

Come?

Con la diversificazione!

Come recita un vecchio adagio: “Non mettere tutte le uova nello stesso paniere”.

Investire i soldi in banca conviene?

Prima di capire come conviene investire i soldi è necessario capire se effettivamente possiamo investire parte del nostro patrimonio.

Per fare ciò dobbiamo verificare se sono ben coperte le quattro aree dei bisogni finanziari che vengono prima dell’investimento.

Queste necessità, prioritarie al pensiero di come e dove investire soldi, sono schematizzate nella cosiddetta piramide dei bisogni finanziari, che ci aiuta in una corretta pianificazione finanziaria.

Investire soldi in banca conviene?

Come si può ben vedere dall’immagine, prima di investire i propri risparmi e ragionare su come far fruttare i soldi in surplus è necessario chiedersi se le nostre finanze ben sopperiscono a tali bisogni prioritari:

  • Protezione – Tutela assicurativa (grazie al pagamento di premi periodici) in caso di eventi catastrofici che metterebbero noi o i nostri cari in serie difficoltà finanziarie.
  • Liquidità – Spese legate ad ogni esigenza quotidiana.
  • Riserva – Esborsi dovuti ad imprevisti (fondo emergenze) o spese programmate entro 24/48 mesi.
  • Previdenza – Accantonamento periodico di somme per poter vivere una terza età serena.

Solo una volta soddisfatti questi bisogni, allora possiamo effettivamente pensare a come conviene investire i soldi rimanenti.

E qui si apre un mondo, veramente complesso e multiforme.

Investire i soldi in banca è solo una delle possibilità.

Agli occhi della maggior parte delle persone è la scelta più sicura.

Ma sei veramente certo che investire in banca conviene?

Scoprilo subito con una consulenza finanziaria online gratuita e senza impegno.

Investire in banca è una buona idea?

Ti sarà certamente capitato di chiederti come investire i soldi in banca.

Lo schema classico che la maggior parte delle persone ha in mente quando pensa di investire in banca è il seguente:

  • ho una determinata somma di soldi fermi sul conto corrente;
  • valuto che mi convenga togliere i soldi sul conto corrente (la quota parte che non mi serve nel breve periodo);
  • prendo appuntamento con il consulente finanziario della banca;
  • mi vengono illustrate le possibili opzioni di investimento dei risparmi;
  • una volta deciso come e dove investire il capitale a disposizione, è sufficiente una firma o un consenso informato e il gioco è fatto: ho i miei soldi investiti in banca.

Investire soldi in banca conviene?

Investire in banca in questo modo significa investire con la banca, con i suoi consigli o se vuoi vederla in altro modo, con i consigli di una persona che lavora per la banca ed è da essa remunerata.

Pertanto, di chi farà, prima di tutto, gli interessi?

Della banca ovviamente.

Infatti, la maggior parte dei prodotti consigliati dalle banche e dai loro “consulenti” hanno costi non indifferenti.

Ciò significa che una percentuale dei soldi investiti in banca (su consiglio della banca) vanno, sotto forma di remunerazione del servizio d’investimento, alla banca stessa e alla sua rete di consulenti/venditori.

Forse pensavi che questo servizio della banca fosse gratuito?

Apparentemente può sembrare, perché non fai un bonifico verso la banca: i soldi vengono, infatti, direttamente prelevati da quanto hai investito.

Tutto a termine di legge, scritto nero su bianco nei contratti dei prodotti d’investimento, sottoscritti in banca su consiglio del consulente finanziario di fiducia.

Se hai ancora dubbi sull’argomento richiedi il supporto di un professionista e scopri quanto puoi risparmiare ogni anno.

Investire senza i consigli della banca è possibile?

Abbiamo visto come investire i soldi in banca, ovvero affidarsi ai consigli dei suoi consulenti finanziari e in generale del suo personale espone ad un conflitto d’interessi:

  • da una parte quello dell’investitore che vorrebbe avere meno costi possibili per poter guadagnare di più,
  • dall’altra quello della banca che realizza profitti in proporzione ai costi dei prodotti che vende.

Un modo certamente più redditizio per investire i propri risparmi risulta, quindi, quello di investire per mezzo della banca, ma senza seguirne i consigli.

Infatti, le banche e gli altri intermediari finanziari sono e resteranno sempre necessari ad accedere ai prodotti da investimento.

È sempre possibile scegliere liberamente i prodotti migliori e più adatti alla propria situazione, disponibili sui mercati finanziari e accessibili grazie alla banca, senza per questo farsi guidare da essa.

In questo caso la banca funge solo da intermediario, porta d’accesso ai mercati finanziari.

Arrivati a questo punto si presentano due possibilità:

  1. la scelta di quali strumenti finanziari acquistare e in quali quantità ricade interamente sulle spalle dell’investitore in totale autonomia;
  2. un professionista del campo può affiancare e supportare l’investitore, creando per lui un progetto d’investimento personalizzato adatto alle sue esigenze.

Se la prima opzione è consigliata a persone veramente esperte e formate, la seconda è alla portata di tutti, grazie all’istituzione in Italia, a fine 2018, della figura del consulente finanziario autonomo (CFA).

Tale professionista, infatti, è indipendente da banche e da qualsiasi altro istituto finanziario.

Lavora, quindi, solo per gli interessi dei suoi assistiti.

Non può, per legge, avere retrocessioni dai prodotti che consiglia.

La sua parcella è trasparente ed esplicita (a differenza dei costi che si celano dietro i “consigli” interessati di banche e promotori).

Se vuoi avere una prova tangibile delle potenzialità di questo servizio al passo coi tempi, richiedi una  consulenza finanziaria online gratuita e senza impegno.

Quanti soldi si guadagnano investendo con la banca?

Cerchiamo ora di rispondere definitivamente alla domanda se investire in banca conviene.

Precisiamo che, come visto in precedenza, con le espressioni “investire in banca” o “investire con la banca” intendiamo: investire in prodotti e strumenti finanziari consigliati dalla stessa.

Per capire quanti soldi si guadagnano investendo in (con la) banca, dobbiamo fare alcune premesse:

  • i mercati finanziari sono uguali per tutti ed accessibili a tutti (operatori professionali e non);
  • gli strumenti e i prodotti finanziari sono il mezzo per ottenere rendimenti (positivi o negativi) dai mercati;
  • i rendimenti sono la sintesi di una miriade di variabili economiche e non, interconnesse, la maggior parte delle quali sconosciute e irrazionali;
  • i rendimenti attesi futuri sono incerti;
  • i costi dei prodotti e delle modalità con cui si accede ai mercati sono certi.

Pertanto, puoi ben capire come i costi sono una variabile fondamentale che influenza negativamente i guadagni del tuo investimento.

Inoltre, cosa molto importante, è una delle poche variabili che negli investimenti puoi controllare tu!

Ti invito a farlo, chiedendo alla tua banca il report Mifid 2 costi ex post.

Si tratta di un documento che le banche sono obbligate a fornire ai propri clienti, che riporta tutti i costi sostenuti negli anni sui soldi investiti in banca.

Altri elementi (controllabili come i costi) fondamentali per ottenere il massimo dai tuoi investimenti sono:

  • la personalizzazione (creare un portafoglio con i pesi degli strumenti adatti alla tua situazione e al tuo grado di rischio); 
  • il ribilanciamento (riportare periodicamente i pesi nelle giuste proporzioni, in base a come si sono mossi i mercati).

La tua banca cura questi due aspetti importantissimi per i tuoi investimenti?

Se non lo sai e vuoi scoprirlo chiedi una consulenza finanziaria online gratuita e senza impegno.

In generale, avrai già compreso come investire soldi in banca (con i consigli della banca) risulta penalizzante dal punto di vista dei costi, del servizio e quindi, anche del guadagno.

Quanto rendono 10 o 50 mila euro in banca? 

Non consideriamo il servizio di personalizzazione e ribilanciamento del portafoglio, quasi sempre assenti nella “consulenza” bancaria.

Investire in banca significa, infatti, nella maggioranza dei casi sottoscrivere i prodotti da loro proposti, senza molte spiegazioni e senza un’approfondita analisi della propria situazione specifica.

Analizziamo, quindi, solo quanto possono rendere 10.000 euro o 50.000 euro investiti con la banca, anziché avere 10.000 euro e 50.000 euro sul conto corrente.

Queste le ipotesi realistiche di base:

  • costo medio annuo di un portafoglio bancario: 2%;
  • rendimento medio annuo del mix di mercati finanziari in cui investe il portafoglio: 5%;
  • periodo di investimento: 30 anni.

Nelle due immagini riportate qui sotto possiamo apprezzare i risultati:

  • la linea rossa rappresenta il rendimento del mix di mercati in cui investe il portafoglio,
  • la linea blu rappresenta il rendimento del portafoglio.

Investire soldi in banca Investire soldi in banca

In pratica dopo trent’anni:

  • i 10.000 euro sono diventati più di 20.000 con un mercato che ha reso più di 40.000 euro, perdendo per strada circa 20.000 euro.
  • i 50.000 euro sono diventati più di 100.000 con un mercato che ha reso più di 200.000 euro, con quasi 100.000 euro andati in fumo!

Questo è l’effetto incredibile dei costi sull’investimento dei tuoi sudati risparmi.

Pensi ancora che investire in banca conviene?

Se vuoi scoprire come far fruttare davvero 50k€ con una consulenza indipendente: richiedi subito il supporto di un professionista.

Conviene tenere i soldi fermi sul conto corrente della banca?

Sono molti quelli che pensano che tenere i soldi fermi sul conto corrente sia la cosa migliore.

Altrettanti, invece, demonizzano la liquidità.

Come sempre la verità sta nel mezzo e soprattutto dipende da diversi fattori personali, quali:

– la situazione finanziaria e patrimoniale;

– le necessità a breve, medio e lungo periodo;

– gli obiettivi, i progetti e i desideri sui vari orizzonti temporali;

– la tolleranza alle perdite.

Pertanto non esiste una ricetta unica che vada bene per tutti.

D’altro canto è fondamentale individuare quanti soldi si possono tenere sul conto corrente.

Averne parcheggiati sul conto troppi o troppo pochi crea in entrambi i casi uno squilibrio e di conseguenza un danno alla crescita del proprio patrimonio finanziario.

Se vuoi sapere quanti soldi tenere sul conto corrente prenota una consulenza finanziaria online.

Quali i rischi di tenere i soldi sul conto corrente bancario?

Sembra strano parlare di rischi legati ad avere i soldi sul conto corrente.

È pensiero comune che i soldi depositati sul conto corrente siano totalmente al sicuro.

Lasciando stare le possibili appropriazioni indebite e gli interessi bassissimi sulle giacenze, esistono rischi insiti nella scelta di lasciare i soldi sul conto corrente.

Il primo “rischio conto corrente” è legato al fallimento della banca in cui sono depositati i soldi.

Pur essendo un evento poco probabile è pur sempre possibile.

Nel passato, anche recente, abbiamo avuto diversi casi di fallimento di banche ed in futuro ce ne saranno certamente altri.

In Italia esiste il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), a garanzia dei soldi tenuti sui conti correnti nel limite di 100.000 euro per intestatario.

Questo è quanto prevede la normativa italiana; se poi tale fondo sia abbastanza capiente per ripianare le perdite dovute al fallimento di una grossa banca, questo non è dato sapersi.

Il secondo “rischio conto corrente” è rappresentato, invece, dall’inflazione.

Se, infatti, il valore nominale dei soldi fermi sul conto corrente rimane uguale nel tempo, non si può certo dire la stessa cosa del loro valore reale.

Se, ad esempio, vent’anni fa bastava un solo euro per comprare un gelato confezionato, oggi lo stesso prodotto può costare 2 o 3 euro se non di più.

Ciò significa che l’euro di oggi vale molto meno di quello stesso euro di vent’anni fa: la stessa cifra in valore nominale (1€) ha perso potere d’acquisto e quindi ha un valore reale inferiore rispetto al passato.

Quanti soldi è meglio tenere sul conto corrente della banca?

Le persone più prudenti tendono ad avere sul conto corrente grosse cifre di denaro.

Questo generalmente per due motivi:

  • pensano che gli potrebbero servire per qualche, seppur remoto, imprevisto (il classico “nella vita non si sa mai”);
  • non hanno alcuna fiducia nel sistema finanziario degli investimenti e quindi preferiscono starne fuori.

Probabilmente cambierebbero opinione se fossero pienamente consapevoli che:

  • anche tenere i soldi sul conto corrente è una forma di investimento, con perdita certa, proprio uguale (ma con segno opposto) all’andamento dell’inflazione;
  • esistono conti deposito (anche non vincolati) che danno un interesse, seppur basso, positivo, senza oscillazioni negative e con i medesimi rischi di un conto corrente;
  • esistono investimenti diversificati a basso rischio di tipo monetario ed obbligazionario che rendono qualcosa (soprattutto in tempi di alta inflazione e tassi elevati), eliminando il rischio di default della banca.

Alcune persone, al contrario, non vogliono tenere i soldi in banca (sul conto corrente).

Posso capire chi ha a disposizione solo piccole somme di risparmio.

In tal caso, infatti, i costi di mantenere aperto ed operativo un conto corrente potrebbero incidere notevolmente (tanto vale avere una carta prepagata e ricaricabile).

Ma coloro che pensano convenga togliere i soldi dalla banca per avere tutto o quasi investito si espongono al rischio di non poter far fronte a necessità impreviste o programmate nel caso di una discesa dei mercati.

Quindi, per sapere quanti soldi si possono tenere sul conto corrente è necessario considerare:

  • le entrate periodiche da lavoro, pensione o da altre fonti di guadagno;
  • le spese per la vita di tutti i giorni;
  • gli eventuali esborsi per gli imprevisti e le emergenze;
  • le spese sicure programmate da qui a 2 o 3 anni (in determinate situazioni queste possono essere coperte da investimenti a basso rischio e breve termine).

Queste però sono considerazioni generali, che non si adattano bene a tutti i casi e a tutte le condizioni di mercato.

Se non sai quanti soldi si possono tenere sul conto corrente della banca approfitta di una consulenza finanziaria online.

Quali tasse si pagano sui conti correnti?

Non solo gli interessi sul capitale fermo sul conto corrente sono bassissimi (prossimi allo zero), ma su questi soldi si pagano anche delle tasse.

Che tu abbia 10.000, 30.000, 50.000, 100.000 euro o più depositati sul conto corrente sei comunque tenuto a pagare:

  • l’imposta di bollo: 34,20 euro all’anno per i conti correnti intestati a persone fisiche e 100 euro per i conti correnti intestati alle persone giuridiche.
  • Una ritenuta fiscale del 26% sugli interessi (comunque bassi) applicati alla somma di denaro presente sul conto corrente.

L’imposta di bollo, essendo fissa, percentualmente pesa di più sui conti correnti con meno soldi, mentre la ritenuta del 26% è più importante in valore assoluto sui conti correnti più capitalizzati.

Queste tasse sono prelevate da ciascun conto corrente attivo, direttamente dalla banca che funge da sostituto d’imposta (regime amministrato).

Quindi, il correntista non deve pensare a dichiarare e versare nulla di propria sponte.

Aggiungiamo, inoltre, che al di sotto di una giacenza di conto corrente media annua di 5.000 euro l’imposta di bollo di 34,20 euro non è dovuta e quindi non si paga.

Questo non significa che conviene togliere i soldi dalla banca (dal conto) per rimanere sempre al di sotto dei 5.000 euro di giacenza media annua.

C’è chi può (o purtroppo deve) farlo, ma c’è chi proprio non potrebbe farlo.

Insomma, come avrai già capito, dipende sempre dalla tua pianificazione finanziaria, fatta in base alla tua specifica situazione, alle tue esigenze e al tuo grado di rischio.

Infine, precisiamo che le tasse sui conti correnti oltre i 100.000 euro sono le stesse (ovviamente non in valore assoluto) che si pagano sui conti tra 5.000 e 100.000 euro.

Quello che cambia, ma non dal punto di vista fiscale, è questo: sui soldi eccedenti i 100.000 euro non c’è la garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), in caso di fallimento della banca depositaria.

10, 30, 50, 100 mila euro sul conto corrente: cosa cambia?

Che tu abbia 10.000, 30.000, 50.000 o 100.000 euro sul conto corrente apparentemente non cambia nulla.

A parità di costi applicati dalla banca per l’apertura, gestione e chiusura, il conto corrente si comporta allo stesso modo, come abbiamo visto anche dal punto di vista fiscale.

A prescindere da quanto avere sul conto corrente per ottimizzare la propria pianificazione finanziaria, c’è un motivo valido per non voler tenere i soldi in banca: l’inflazione.

Come detto, questa tassa occulta fa perdere di valore i soldi fermi sul conto corrente.

Vediamo ora cosa sarebbe successo ai nostri 10.000, 30.000, 50.000 o 100.000 euro tenuti fermi sul conto corrente dal 2000 al 2022, per effetto dell’inflazione media annua registrata in Italia nei suddetti anni:

  • 10.000 euro del 2000 sarebbero diventati a fine 2022 € 6.398, con una perdita di € 3.602;
  • 30.000 euro del 2000 sarebbero diventati a fine 2022 € 19.194, con una perdita di € 10.806;
  • 50.000 euro del 2000 sarebbero diventati a fine 2022 € 31.989, con una perdita di € 18.011;
  • 100.000 euro del 2000 sarebbero diventati a fine 2022 € 63.979, con una perdita di € 36.021.

Incredibile, vero?!

Se vuoi conoscere con precisione quanto tenere sul conto corrente richiedi subito una consulenza finanziaria online.

In caso di guerra cosa succede ai capitali in banca?

Con il recente conflitto russo-ucraino nel cuore dell’Europa sono stati in molti a chiedersi cosa può accadere ai soldi in banca in caso di guerra.

Per quanto vicina possa essere una guerra, in generale tale nefasto evento non dovrebbe causare alcuna variazione al nostro conto in banca.

Essere, invece, in un Paese in cui si sta svolgendo un conflitto armato può destare diverse preoccupazioni come, ad esempio:

  • una possibile crisi della banca dove sono depositati i propri risparmi, magari innescata da una fuga di capitali;
  • un prelievo forzoso sui conti correnti da parte dello Stato per far fronte a spese straordinarie di pubblica sicurezza o per le condizioni finanziarie critiche in cui versa il Paese;
  • possibili sanzioni economiche da parte di altri Stati, che possono ulteriormente minare la solidità del sistema economico e bancario di un Paese;
  • possibili difficoltà nei pagamenti con mezzi elettronici.

La lista è certamente più lunga, ma tutti questi elementi negativi spingono le persone a pensare che convenga togliere i soldi dal conto corrente della banca.

Ma anche il contante, come visto, ha i suoi problemi (può essere distrutto, smarrito, rubato, oltre a perdere valore per l’inflazione).

Se questi sono i problemi legati ad avere soldi in banca (sul conto corrente) in caso di guerra, altro discorso è detenere degli investimenti (su consiglio o solo tramite la banca) in periodi di crisi geo-politica.

In tal caso non esiste un modus operandi che vada bene per tutti.

Come sempre, ogni caso è a sé e dipende dalla pianificazione fatta a monte.

Ma diminuire il rischio e approfittare di cali di mercato per bilanciare i propri investimenti potrebbero essere due consigli validi in caso di guerra.

L’importante è non farsi prendere dall’emotività del momento ed attenersi al piano prestabilito.

Se vuoi sapere cosa fare dei tuoi soldi in banca in caso di guerra, richiedi una consulenza finanziaria online.

Non vuoi tenere i soldi in banca? Ecco cosa puoi fare

In precedenza abbiamo visto come:

  • investire i propri soldi con la banca (ovvero con i suoi consigli), anche se non sembra, ha dei costi non indifferenti;
  • mantenere i capitali fermi sul conto corrente della banca ha i suoi svantaggi.

Ma allora cosa conviene fare con i propri risparmi oggi?

La scelta più efficiente, che ti porta a comprendere come far fruttare i soldi, è la seguente:

  • analizza i tuoi personali bisogni finanziari, obiettivi futuri e tolleranza al rischio;
  • costruisci in base ad essi una pianificazione finanziaria ottimale;
  • individua le percentuali ideali (adatte a te e ai tuoi scopi) delle varie asset class di investimento (azionario, obbligazionario, materie prime, monetario, …);
  • trova gli strumenti finanziari meno costosi e più affidabili e diversificati, per replicare fedelmente le suddette percentuali;
  • investi in tali strumenti nelle giuste proporzioni;
  • monitora periodicamente l’andamento dei tuoi investimenti;
  • in base a come sono andati i mercati, opera gli aggiustamenti necessari a riportare i pesi del tuo portafoglio d’investimento nella misura idonea alle tue esigenze (che nel frattempo potrebbero essere cambiate).

La parte di questo procedimento relativa all’acquisto e alla vendita dei prodotti finanziari va fatta attraverso la banca o altro intermediario abilitato.

Ma tutto il resto può essere fatto in completa autonomia oppure sotto la guida esperta di un consulente finanziario autonomo (ovvero indipendente da banche e altri istituti finanziari).

Se vuoi essere supportato nel corretto processo d’investimento, chiedi una consulenza finanziaria online.

Quando conviene togliere i soldi dal conto corrente della banca?

Arrivati a questo punto, avrai capito che non esiste un momento particolare, valido per tutti, nel quale conviene togliere i soldi dal conto corrente della banca.

Dipende dalla situazione specifica di ciascuno, da analizzare molto bene prima di prendere una decisione di questo genere.

Abbiamo visto come anche i soldi fermi sul conto corrente siano una forma di investimento.

Un investimento in perdita certa, pari e di segno opposto all’inflazione.

In realtà, lasciando perdere i soldi necessari alle spese di tutti i giorni e già programmate, possiamo distinguere due tipi di liquidità:

  1. strategica – stabilita dalla pianificazione finanziaria, ottimale per la particolare situazione, utile a calmierare il rischio globale del portafoglio;
  2. tattica – da rimpinguare, vendendo parte degli investimenti che stanno andando bene o da utilizzare, comprando asset che stanno andando male.

Insomma, mantenendo il giusto equilibrio tra queste due componenti, è possibile capire quando conviene togliere (o mettere) soldi dal (o sul) conto corrente.

Vuoi parlare con me? Prenota una call e scopri come migliorare i tuo investimenti

Consulenza finanziaria indipendente: i vantaggi

Consulenza finanziaria indipendente: quanti vantaggi e valore può portare alla tua vita? Consulenza finanziaria indipendente cos’è Forse è la parte più noiosa, ma è doveroso ripassare cos’è la consulenza finanziaria e quando nasce prima di conoscere quli vantaggi può dare la consulenza finanzaria ai vostri patrimoni. La consulenza finanziaria indipendente fu introdotta nel (lontano) 2007 […]

Consulente finanziario indipendente: la sua giornata tipo

Cosa significa fare il consulente finanziario ogni giorno? Cosa fa concretamente questo professionista e come spende le ore della sua giornata lavorativa? In questo articolo andremo ad approfondirlo. Formazione continua per il consulente finanziario La giornata di lavoro del consulente finanziario indipendente ha molte sfaccettature: rapporto con i clienti, ma anche studio e lavoro d’ufficio. […]

Come si diventa consulente finanziario

Diventare consulente finanziario non è difficile, tuttavia per poterlo diventare è necessario possedere alcuni requisiti sia personali sia professionali. Quali sono e come si diventa consulente finanziario indipendente? Come diventare consulente finanziario indipendente? Per diventare consulente finanziario indipendente è necessario superare l’esame di abilitazione dell’OCF- Organismo di vigilanza e controllo dei consulenti finanziari. L’esame per […]