Pensione casalinghe, tutto quello che c’è da sapere
Esiste anche la pensione casalinghe, ma come si fa ad ottenerla e conviene?
Scopriamo come funziona la pensione casalinga 65 anni, requisiti e reale vantaggio di tale misura previdenziale.
Fondo pensione casalinghe, cos’è?
Sebbene spesso non riconosciuto, il lavoro della casalinga è un lavoro.
Anzi, un lavoro a tempo pieno e proprio per questo esiste la possibilità di ottenere una pensione.
Sono sicuro che non lo sapevate, ma se siete una casalinga potete richiedere la pensione per casalinga.
Per avere un’idea di quanto valga il lavoro da casalinga, pensate che secondo l’Istat nel 2014 sono state circa 71 miliardi le ore di lavoro non retribuito per attività domestiche contro invece i 41 miliardi di ore per lavoro retribuito stimate dai Conti Nazionali.
Se sei una casalinga o non stai lavorando e non versi contributi, ricordati che puoi anche tu avere una pensione.
Vediamo bene come si può chiedere la pensione da casalinga.
Si può infatti chiedere la pensione casalinga all’INPS.
Il fondo pensione casalinghe dell’INPS nasce nel 1997 e versando autonomamente i contributi si può avere una pensione calcolata, come ormai per quasi tutti, con il metodo contributivo.
E vedremo più avanti se conviene o meno la pensione casalinghe.
La simulazione della pensione è sempre un momento importante e fondamentale per capire se si avranno abbastanza risorse per vivere da “grandi” o semplicemente per mantenere quel tenore di vita tenuto anche prima di andare in pensione.
Anche se sei una casalinga puoi avere la pensione casalinga e fare una simulazione di quanto sarà la pensione per casalinghe.
Come fare per avere la pensione casalinga 65 anni requisiti e contributi
Alla pensione casalinga possono accedere sia donne ma anche gli uomini, l’importante per chiedere la pensione casalinga 65 anni è avere questi requisiti:
- primo avere tra i 16 e i 65 anni
- secondo svolgere un’attività di cura della famiglia e connessa con le proprie responsabilità familiari, ma senza vincoli di subordinazione;
- terzo non essere titolari di una pensione diretta e non avere rapporti di lavoro dipendente o autonomo per i quali c’è l’obbligo di iscriversi ad un altro ente o cassa previdenziale,
Unica eccezione è la possibilità in cui vi sia il part time e si abbia uno stipendio così basso da ridurre le settimane utili alla pensione, in pratica la paga settimanale deve risultare inferiore a 205 euro circa.
Per poter accedere alla pensione casalinga 65 anni, requisiti ulteriori sono almeno 5 anni di versamento pari a 60 mesi di contribuzione al fondo.
Quanto versare all’INPS per avere la pensione da casalinghe?
Per accreditare i contributi della pensione casalinghe bisogna versare autonomamente almeno 25,82€ per un mese di lavoro.
Dunque per vedersi riconosciuto un intero anno come casalinga serve versare circa 310€.
Non è obbligatorio contribuire o versare dei contributi minimi, come per altre gestioni, però ricordatevi: per pensione casalinga si tratta di una pensione “fai da te”.
Cosa significa?
Significa che l’importo della pensione casalinga dipende proprio dai contributi che versate… il che ci deve far molto riflettere su quello che sarà la nostra pensione in futuro.
Sono sicuro che a fine articolo non ve la sentirete più di tergiversare sulla pensione.
Ma vediamo come funziona la pensione casalinghe e a quanto ammontano i contributi per ricevere la pensione da casalinghe.
Per esempio, una casalinga che versa i contributi per la pensione casalinga all’INPS pari a 150 euro si vede poi riconosciuti circa 5 mesi di contributi per la pensione casalinghe, se versasse all’INPS 200 euro, si vedrebbe accreditati circa 8 mesi di contributi.
Mi raccomando, ora però prestate attenzione perché andremo a vedere come funziona e alcuni dettagli interessanti sulle pensioni casalinghe da non sottovalutare.
Pensioni casalinghe: le cose da non sottovalutare
Le pensioni da casalinghe, come altre gestioni INPS, hanno dei paletti da rispettare e ci sono alcune regole sia per il versamento all’INPS dei contributi pensione, sia per l’erogazione delle pensioni da casalinghe.
NON si possono versare contributi arretrati, ma solo contributi relativi all’anno in corso.
Capite perché è importante progettare la pensione fin da subito e perché non scherziamo nel dirlo?
Se si versano più di 310 euro questi non possono essere spalmati su diversi anni che magari non sono stati coperti da altri contributi, ma tale somma serve solo per aumentare il valore dell’assegno per la pensione casalinga.
Come si calcola la pensione casalinghe
Per capire come si calcola la pensione casalinga 65 anni, i requisiti necessari sono i contributi, ma come vengono rivalutati? Ed è conveniente?
Nel calcolare la pensione casalinga è necessario fare i seguenti calcoli:
- Primo, rivalutare i contributi accantonati ogni anno in base alla media mobile quinquennale della crescita del Pil nominale
- secondo, si sommano i contributi rivalutati, ottenendo così il montante contributivo che viene poi moltiplicato per il coefficiente di trasformazione, come per le pensioni tradizionali, e che dipende dall’età
Alla fine si ottiene così la nostra pensione casalinghe erogata dall’INPS.
Quando si può ottenere la pensione casalinghe?
I requisiti per ottenere pensione casalinghe? Si può chiedere già a 57 anni!
Ma, c’è sempre un Ma con età così basse.
Si può accedere alla pensione casalinghe soltanto se si rispettano particolari requisiti per la pensione casalinghe.
Devono essere stati versati almeno 5 anni di contributi nella cassa INPS dedicata alle pensioni casalinghe e, altro vincolo per avere accesso alla pensione casalinghe, è se l’assegno supera 549,59 euro mensili, cioè 1,2 volte l’assegno sociale definito per l’anno in cui si va in pensione.
In caso contrario, cioè se la rendita mensile a cui si ha diritto risulta più bassa, sono fissati come requisiti per ottenere la pensione casalinghe i 65 anni.
Una volta compiuti i 65 anni, è possibile ricevere la pensione dal fondo Inps casalinghe senza dover rispettare alcuna soglia minima di reddito.
La pensione, non lo ripeterò mai abbastanza, rimane uno degli elementi più personali e influenzata, come vedete, da molte discriminanti.
Per non farsi trovare impreparati è importante cominciare a pianificare presto e continuare a controllarla anche durante il tempo!
Però passiamo ora a scoprire alcune ultime informazioni importanti sul fondo pensione casalinghe e se è conveniente per davvero.
Le altre caratteristiche da conoscere
Primo, la pensione si può richiedere anche se si è inabili e si può unire all’assegno sociale.
Secondo, i contributi versati sono interamente deducibili dal reddito imponibile e ciò vale sia per il reddito del dichiarante sia per i familiari fiscalmente a carico.
Valutate bene perché se vostra moglie (o marito, siamo per la parità di genere) è casalinga potrebbe essere utile.
Non sono però possibili soluzioni come cumulo, totalizzazione e ricongiunzione onerosa con altri periodi contributivi.
Ad esempio, i contributi come dipendente non possono essere uniti a quelli del fondo casalinghe.
Per sapere la convenienza di una o di un’altra misura è proprio in questi casi che si ricorre ad una consulenza personalizzata.
Ma chiudiamo questo articolo con un esempio pratico, se la pensione casalinghe conviene oppure meglio optare per altre ottimizzazioni.
(Non ci rimanete male)
Pensione casalinghe, conviene?
La domanda principale: la pensione casalinghe conviene per davvero?
Un casalingo che versa 750€ all’anno per vent’anni raggiunge un montante contributivo di circa 15mila euro.
Se ottiene la pensione a 65 anni avrà un assegno pari a circa 954 euro ossia più o meno 73 euro mensili.
Vi avevo avvisato di non rimanerci male….
Se però non avete alternative, rimane una soluzione interessante ma credo che abbiamo ormai compreso quanto diventa fondamentale pianificare almeno la pensione integrativa.
Casalinghe! Se lo Stato vi sottovaluta, non lo fate anche voi!
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