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Pensione di vecchiaia Inpdap: a che età si esce?

Se anche voi appartenete alla gestione ex INPDAP, scopriamo i requisiti necessari per l’accesso alla pensione di vecchiaia INPDAP.

In passato tutti i dipendenti pubblici potevano contare su un età pensionabile più bassa rispetto ai dipendenti privati.

Ma è ancora così nonostante la riforma intercorsa negli ultimi anni sull’INPDAP? E la pensione di vecchiaia quando arriverà?

Quali sorprese dobbiamo aspettarci?

INPDAP pensione di anzianità

La gestione INPDAP è stata, nel 2012, accorpata alla gestione INPS con al riforma Fornero.

Quindi anche per i dipendenti pubblici ogni attività viene gestita dal medesimo istituto, ed è qui che un dipendente pubblico presenta la domanda per la pensione.

La pensione anticipata INPDAP, al pari delle altre pensioni, funziona come la pensione dei dipendenti privati.

L’aliquota contributiva è pari al 33% per i dipendenti delle amministrazioni statali e del 32,65% per i dipendenti degli enti locali e ASL.

Come anche per il settore privato esiste una soglia oltre cui il dipendente versa l’1% del suo reddito come contribuzione extra.

Questi contributi sono di solidarietà e non influiscono sulla pensione.

Pensione di vecchiaia Inpdap

Ma quali sono i requisiti pensione INPDAP?

Per accedere alla pensione di anzianità ad oggi dobbiamo essere chiari che i requisiti pensione dipendono dalla categoria cui si fa riferimento.

Le pensioni di anzianità INPDAP saranno diverse se si appartiene al settore sicurezza e difesa rispetto a chi invece è un dipendente o ancora se è un docente.

Ugualmente saranno diverse nell’importo oltre che nell’accesso nel caso si appartenga al regime contributivo o al retributivo.

Ad esempio dei requisiti di accesso più agevolati per militari, polizia, vigili del fuoco ne abbiamo parlato qui: Pensioni comparto sicurezza un anticipo al merito.

Le forze dell’ordine accedono ad un’età più bassa.

Diversi sono i requisiti per i docenti che andranno in pensione il 1° settembre dell’anno in cui la domanda viene accettata.

Anche però per i dipendenti pubblici possiamo tirare un po’ le somme di quella che è in via generale per l’INPDAP l’età pensionabile ad oggi con il sistema contributivo.

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Requisiti pensione INPDAP

Per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario ad oggi aver compiuto 67 anni.

Dal 2018 i requisiti di età per uomini e donne e sono stati parificati.

Come per le altre pensioni anche per la pensione INPDAP vi è l’adeguamento alla speranza di vita, quindi per chi inizia adesso probabilmente quella non sarà la sua età di pensionamento.

Ma l’età non basta per la pensione di vecchia, perché è necessario avere all’attivo almeno 20 anni di contributi.

Pensione di vecchiaia Inpdap

Per chi appartiene al sistema contributivo i requisiti pensione Inpdap applicano una condizione ulteriore: l’assegno non dovrà essere inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale minimo dell’INPS (quindi 604€ lordi nel 2023).

Se l’assegno è inferiore, si aspetterà l’anno successivo per vedere se l’importo è stato raggiunto.

Altrimenti si dovranno aspettare i 71 anni e basteranno 5 anni di contributi effettivi.

Possono andare con anche solo 15 anni di contributi particolari categorie:

  • chi ne contava 15 nel 1992
  • i cosiddetti “precari” coloro che hanno un’anzianità contributiva di 25 anni che però hanno avuto un impiego pubblico per almeno 10 periodi di durata inferiore alle 52 settimane..

Fanno fede infatti per queste categorie la cosiddetta “Deroga Amato”.

Alla pensione di vecchiaia si può accedere solo una volta cessata l’attività da dipendente: tuttavia è possibile, dopo il pensionamento, tornare a lavorare come dipendente.

Se hai ancora dubbi sulla pensione INPDAP: richiedi subito una consulenza previdenziale e scopri tutto ciò che puoi ottenere!

Pensione anticipata INPDAP

La pensione anticipata INPDAP prevede solo un certo numero di contributi minimo.

Gli uomini possono andare in pensione una volta maturati 42 anni e 10 mesi, le donne invece con 41 anni e 10 mesi.

Pensione di vecchiaia Inpdap

I requisiti attuali sono ancora quelli del biennio 2019-2020, perché per legge sono stati bloccati fino a fine 2026.

Pensione anticipata INPDAP una via di mezzo

Per chi è iscritto all’ex INPDAP e non ha contributi prima del 1/1/1996 c’è anche una terza possibilità.

Si chiama pensione anticipata contributiva.

Si può infatti andare in pensione con con 64 anni e 20 anni di contributi effettivi, purché si riceva un assegno pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale (nel 2023 sono 1.409€ mensili lordi).

Il problema maggiore della pensione di vecchiaia INPDAP

Nel caso della pensione di anzianità INPDAP  la differenza non è tanto nei requisiti pensione, ormai uguali per INPDAP e INPS, quanto nell’assegno.

Purtroppo il sistema pubblico risente di crescita degli stipendi molto limitata e determinata spesso da scatti e dal superamento di concorsi, spesso rari e di difficile preparazione.

Per questo le pensioni dei dipendenti pubblici corrono il rischio che seppur più certe, saranno più basse rispetto alle pensioni del settore privato.

Le riduzioni potrebbero essere anche maggiori se si cercasse di anticipare il più possibile la pensione: per questo si consiglia di ricorrere alla consulenza previdenziale online.

Qui in basso troverai una stima della riduzione della pensione svolta tempo fa da Il Messaggero.

Pensione di vecchiaia Inpdap

In questo caso la miglior risposta è cominciare a costruirsi e accantonare un capitale attraverso la previdenza complementare.

Per alcune specifiche categorie esiste ance un fondo negoziale da non sottovalutare: se non sai di cosa sto parlando, scopri qui come ottimizzare la tua pensione.

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