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Previsioni di Borsa

Questo articolo vuole spiegare in maniera semplice cosa sono le previsioni di Borsa, a cosa servono e se sono così importanti.

Ti sei mai sorpreso a chiederti: dopo questo recupero o dopo questa flessione dei mercati, cosa mi devo aspettare nei prossimi giorni, settimane, mesi o anni?

Se l’hai fatto almeno una volta nella vita, sappi che sei in buona compagnia.

Le azioni, le obbligazioni e gli altri strumenti finanziari in cui hai investito i tuoi sudati risparmi continueranno la loro salita o la loro discesa?

È meglio vendere tutto perché sta arrivando la crisi del secolo oppure è solamente una situazione temporanea?

È giusto incrementare i propri investimenti perché è in arrivo un periodo economico fiorente oppure questa ripresa è solo un fuoco di paglia?

previsioni di borsa

Quanti dubbi e domande di ogni tipo si affollano nella mente dell’investitore!

Nell’era della comunicazione globale ed interconnessa veniamo bombardati continuamente da notizie di ogni genere.

Anche le previsioni sul futuro andamento dell’economia e dei mercati si sprecano.

Tra le tante, una delle più recenti e chiacchierate è sicuramente quella del noto investitore Michael Burry, che ha predetto (o forse è meglio dire azzeccato?) la crisi del 2008.

Sembrerebbe, così almeno si dice, che egli abbia venduto quasi tutte le sue azioni, prevedendo un crollo dei mercati.

Se ci ha visto bene in passato, perché non dovrebbe aver ragione anche stavolta?

Facciamo come Michael Burry?

Non è forse il caso di seguirlo e fare altrettanto?

Prima, però, dovremmo capire fino in fondo se siamo di fronte a previsioni di Borsa attendibili.

Ma per fare ciò dobbiamo innanzitutto capire cosa si intende per previsioni di Borsa e a cosa servono realmente.

Come fare a distinguere le previsioni con un fondamento scientifico da quelle basate solo su sensazioni emotive e fuorvianti.

Insomma, quando si parla di prevedere il futuro, in questo caso dell’economia e della finanza, ci si addentra in un ginepraio in cui è davvero difficile orientarsi, senza una guida esperta.

Se vuoi un aiuto concreto puoi richiedere, senza impegno, una consulenza finanziaria online.

Cosa sono le previsioni di Borsa?

Partiamo col dire che le previsioni di Borsa sono delle stime sull’andamento futuro dei prezzi dei diversi asset finanziari (azioni, obbligazioni, materie prime, valute, ecc.).

Tali stime sono a loro volta basate su altrettante stime previsionali di una moltitudine di fattori economici (spesa della popolazione, inflazione, tassi di interesse, occupazione, solo per citarne alcuni).

A complicare le cose non c’è solo la difficoltà di prevedere come andranno in futuro questi indicatori economici.

Ma anche come tali variabili si influenzano tra di loro, essendo intimamente connesse.

Inoltre, una cosa sono le teorie economiche (ne esistono, tra l’altro, numerose e differenti), un’altra è ciò che avviene nel mondo reale.

Per non parlare poi della possibilità che intervengano fattori esterni imprevisti ed imprevedibili (es. Covid-19) a complicare e stravolgere la situazione.

Infatti, questi avvenimenti, del tutto impensabili prima del loro verificarsi, invalidano, in un batter d’occhio, tutte le belle teorie e previsioni precedentemente fatte.

Le stime di come si comporterà una variabile economica nel futuro sono, per definizione, incerte, legate ad una probabilità statistica.

Le previsioni non potranno mai rappresentare con certezza la realtà futura: sono, pertanto, “errate” o, come spesso si dice, sono fatte per essere smentite.

Riassumendo, le previsioni di come andranno i mercati finanziari si fondano su stime degli andamenti di variabili economiche, a loro volta basati su modelli teorici probabilistici.

Iniziamo, pertanto, a capire come prevedere in anticipo il movimento dei prezzi degli strumenti finanziari non è affatto banale.

Se vuoi iniziare davvero a capire tutte le dinamiche di borsa: richiedi subito il supporto di un professionista.

Quindi, come possiamo prevedere con precisione dove sono diretti i mercati?

Mi dispiace deluderti, ma la verità è che nessuno al mondo è in grado di farlo!

Questo, come abbiamo spiegato nel precedente paragrafo, perché prevedere il futuro è un’attività veramente complessa.

Riuscirci sarebbe come risolvere un problema contenente tantissime variabili, la maggior parte delle quali incognite.

Vista così, razionalmente, è facile affermare che il futuro dei mercati finanziari non può essere minimamente previsto.

Eppure a tutti capita molto spesso di pensare che effettivamente sia possibile prevedere i mercati, grazie a conoscenze e capacità personali o di qualche professionista.

Infatti, come dice Nassim Taleb nella sua opera “Il Cigno Nero”, siamo colpevoli di attribuire troppa prevedibilità a ciò che è veramente imprevedibile.

Per esempio, se vediamo un serpente lungo il nostro tragitto, non è per noi difficile immaginare che ci possa attaccare e di conseguenza ne stiamo alla larga.

È però veramente complesso prevedere dove sarà il serpente la prossima volta che faremo quella stessa strada.

Cosa certa è che, nel dubbio, tenderemo ad evitare il punto in cui c’è stato il primo incontro, pensando che il serpente possa essere nuovamente lì, anche se quasi sicuramente sarà altrove.

Perché siamo convinti di poter prevedere i mercati finanziari?

Capito, una volta per tutte, che prevedere come andranno i mercati è una cosa impossibile, viene da chiedersi come mai, allora, ne siamo così fortemente convinti.

La psicologia umana in questo caso gioca un ruolo fondamentale.

Per comprendere da dove deriva questo nostro insopprimibile istinto, riportiamo le parole del Premio Nobel per l’economia Daniel Kahneman:

«L’idea che il futuro sia imprevedibile è inficiata ogni giorno dalla facilità con cui viene spiegato il passato.

Come osserva Nassim Taleb ne “Il Cigno Nero”, la nostra tendenza a costruire e a credere a narrazioni coerenti del passato ci rende difficile accettare i limiti della nostra capacità di prevedere.

Tutto ha senso con il senno del poi, un fatto che i guru della finanza sfruttano ogni sera, quando offrono convincenti resoconti degli eventi della giornata.

E noi non riusciamo a reprimere la potente intuizione che ciò che ha senso oggi, a posteriori, ieri fosse prevedibile.

L’illusione di capire il passato incoraggia la sicumera con cui riteniamo di poter prevedere il futuro.

L’illusione della predizione resta immutata e sfruttata da persone il cui lavoro è appunto predire: non solo gli esperti di finanza, ma anche i guru dell’economia e della politica.

Radio, televisioni, giornali, forum hanno gruppi di esperti il cui compito è commentare il passato recente e prevedere il futuro.

Lettori e telespettatori hanno l’impressione di ricevere informazioni che sono in qualche modo privilegiate o almeno estremamente acute.

E non vi è dubbio che i guru ed i loro alfieri credano davvero di offrire informazioni preziose.»

Quante previsioni di Borsa ci azzeccano?

È arrivato il momento di guardare ai numeri: quelli non mentono mai!

Si tratta, quindi, di prendere in considerazione statistiche ufficiali, da cui estrapolare le percentuali delle previsioni dei mercati finanziari che hanno avuto successo.

Un modo semplice per fare ciò è andare a vedere i dati storici di una particolare categoria di prodotti finanziari, i fondi comuni d’investimento, anche detti “fondi attivi”.

Infatti, i gestori di tali fondi cercano di generare un rendimento più alto del proprio mercato di riferimento (benchmark) in cui vanno ad investire.

Come provano a fare questo?

Proprio grazie alle previsioni di Borsa degli analisti più quotati al mondo.

In base a queste previsioni dei mercati in cui investono, comprano gli strumenti finanziari (es. azioni, obbligazioni) che reputano i migliori e che quindi si apprezzeranno da lì in avanti.

Oppure vendono quei titoli che in qualche modo “hanno già dato”, di cui prevedono un calo di valore da lì a breve.

Insomma, il lavoro di questi fondi (strapagati dagli investitori per le loro “competenze”) è proprio quello di guadagnare grazie alle previsioni di Borsa.

Non lanciarti in decisioni prese d’istinto. Richiedi il supporto di un professionista e lascia stare l’emotività finanziaria.

Ma si riesce a battere il mercato?

La domanda dunque è: i fondi attivi riescono a prevedere il futuro e quindi a battere il mercato?

Nell’immagine trovi i risultati strabilianti di una statistica realizzata da SPIVA, agenzia di ricerca controllata da Standard & Poor’s.

previsioni di borsa

Per la categoria ALL LARGE-CAP, ad esempio, 99 fondi dei 938 esaminati hanno battuto il benchmark dopo 3 anni. Di questi 99 fondi virtuosi, dopo ulteriori 3 anni, nessuno ha battuto il proprio mercato di riferimento. Globalmente, per le 4 categorie di fondi riportati nell’immagine, solo 4 fondi su 1879 (lo 0,21%) hanno battuto il benchmark con persistenza, su un periodo di soli 6 anni. Se fosse così semplice prevedere il futuro tutti i fondi attivi dovrebbero essere in grado di fare meglio del mercato; invece, i numeri dicono proprio il contrario.

C’è quindi da chiedersi:

  • vale la pena remunerare team di professionisti, analisti, consulenti bancari, che cercano, illudendosi ed illudendoci di esserne capaci, di prevedere in che direzioni andranno i mercati finanziari?
  • Non è meglio, allora, comprare direttamente il mercato con fondi passivi (ETF).

Vuoi un’analisi gratuita del tuo portafoglio per scoprire se i tuoi prodotti finanziari tentano di prevedere il futuro? Richiedi subito una consulenza finanziaria online.

La conosci la teoria della scimmia di Malkiel?

Altro esempio di quanto sia illusorio pensare di poter creare performance prevedendo i mercati è la teoria della scimmia di Malkiel.

Secondo questa teoria “Una scimmia con gli occhi bendati che lancia freccette su una lista di titoli azionari è capace di creare un portafoglio performante tanto quanto uno creato da un esperto”.

Questa teoria fu dimostrata da Terry Odean, professore di finanza alla U.C. Berkeley, che andò ad analizzare i conti di 10.000 investitori, osservando per 7 anni le azioni vendute e comprate.

Per confermare la tesi iniziale della sua ricerca, constatò come i rendimenti delle azioni vendute furono effettivamente maggiori del 3,2% annuo, rispetto ai nuovi acquisti.

Di conseguenza quello che si prevedeva essere migliore in realtà non lo era.

previsioni di borsa

Cosa fare se non possiamo avere precise previsioni di Borsa?

Abbiamo capito che, in definitiva, ai mercati finanziari non interessano le previsioni di Borsa, anzi se ne fregano proprio.

Investire basandosi sulle previsioni è deleterio e il più delle volte porta a commettere una serie di errori fatali che poi è difficile recuperare.

Ti faccio un esempio molto semplice, ma ce ne sono un’infinità (di casi reali purtroppo).

Immagina di seguire una previsione catastrofista di un mercato prossimo al crollo: con questa aspettativa sarai portato a vendere.

Poi, però, il crollo tanto atteso non si verifica e il mercato, magari dopo una piccola flessione, torna a salire.

A quel punto, cosa fai, aspetti un po’, ma il mercato continua a salire.

Allora, convinto che il crollo non ci sarà compri a prezzi più alti di quelli a cui avevi venduto, perdendo così per strada dei rendimenti.

Pensa, inoltre, se poco dopo che hai ricomprato il mercato crolla veramente, oltre al danno la beffa.

Di queste trappole mentali ne è pieno il mondo della finanza.

Ecco perché solo una piccolissima percentuale di trader riesce a battere il mercato nel lungo periodo.

L’importanza dell’analisi

Con questo non si vuole dire che il lavoro degli analisti di mercato sia inutile e controproducente.

Anzi, è molto prezioso per analizzare quello che è successo e tracciare diversi possibili scenari futuri (altra cosa è prevedere il futuro).

Si tratta proprio di un particolare mestiere, diverso anche da quello del consulente finanziario che aiuta le persone ad investire correttamente.

La cosa giusta da fare non è quella di inseguire il mercato in base alla nuove informazioni che escono costantemente.

Ma creare un piano di investimento basato sulla propria situazione attuale e sulle proprie esigenze ed aspettative future.

Per investire in modo corretto è necessario:

  • analizzare la personale struttura patrimoniale, familiare e lavorativa,
  • individuare la propria propensione al rischio,
  • esplicitare gli obiettivi di vita, gli orizzonti temporali e le priorità per realizzarli,
  • tradurre tutto questo in un portafoglio di strumenti a basso costo, affidabili ed efficienti,
  • avere una strategia di ingresso nei mercati e di periodico ribilanciamento,
  • monitorare costantemente la situazione, riportando, se necessario, il piano nei giusti binari.

Se non sai da che parte iniziare e hai bisogno di un aiuto richiedi, senza impegno, una consulenza finanziaria online.

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