Riscattare la laurea!
Se ti sei fatti il mazzo per arrivare alla laurea, e hai iniziato a pensare alla tua pensione, c’è un’informazione importante per guadagnare anni di contributi: è il riscatto di laurea.
Riscattare la laurea!
Ci stai pensando anche tu a questa possibilità? Sai come funziona?
In questo articolo ti spiegherò cos’è e come funziona il riscatto della laurea, e soprattutto se conviene intraprendere questa strada.
Riscatto anni di laurea: come funziona
Andiamo a vedere cos’è il riscatto degli anni di laurea, quanto può costare, perché in alcuni casi sia molto vantaggioso e, soprattutto, se è conveniente farlo e poi come si fa in concreto.
Il riscatto della laurea è la possibilità di versare i contributi previdenziali per gli anni di studio.
Questi contributi saranno uguali a quelli da lavoro normali e potranno servire ad andare in pensione prima o ad aumentare l’assegno.
Possono accedere a questa possibilità tutti i lavoratori dipendenti iscritti all’INPS che abbiano già un contributo accreditato nella loro gestione.
I lavoratori iscritti alla Gestione Separata invece possono riscattare solo il periodo di studi successivi al 31/03/1996, in quanto prima questa gestione non esisteva.
I costi per il riscatto della laurea
Vediamo ora quanto costa riscattare la laurea.
I contributi versati per il riscatto sono deducibili, cosa fondamentale anche nel valutarne la convenienza, e si possono rateizzare fino a 120 rate mensili senza interessi.
Il costo del riscatto varia in base al periodo di laurea.
Se rientra nel metodo di calcolo retributivo, il costo verrà calcolato con la c.d. riserva matematica.
Questo è un metodo vantaggioso, perché si basa sulle ultime retribuzioni.
Se, invece gli studi si collocano in anni regolati dal metodo misto, quindi sia prima che dopo il 1996, il costo del riscatto sarà pari all’incremento generato dal riscatto sulla pensione liquidata dalla gestione.
Il valore poi viene moltiplicato per un coefficiente cha cambia in base al sesso, età e stato del cittadino.
Ma per capire se c’è un vantaggio del riscatto degli anni universitari è importante conoscere la propria posizione previdenziale.
Altrimenti si rischia, invece di ottenere un vantaggio, di avere una perdita, e anche molto costosa!
Per tutti coloro che, invece, hanno preso la laurea dopo il 1996, e che quindi rientrano nel calcolo contributivo, il costo del riscatto degli anni di laurea viene calcolato in base alle ultime 52 settimane di contributi effettivi e applicando la relativa aliquota previdenziale.
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Come riscattare la laurea: le novità più recenti in tema di riscatto della laurea
Oltre al riscatto ordinario, esiste anche quello agevolato.
In questo caso il costo di riscatto per ogni anno di laurea è fisso ed è pari a circa 5.260 €.
Questa modalità di riscatto degli anni di università è diventata molto popolare negli ultimi anni grazie al costo contenuto.
Quindi ser riscatto una laurea quinquennale mi costerà circa 26.000€ e guadagnerò cinque anni di contributi.
L’assegno però non crescerà di molto perché i contributi versati col metodo agevolato sono pochi.
Non si possono riscattare quei periodi già coperti da contribuzione: quindi se hai lavorato durante l’università niente riscatto.
Quando il riscatto della laurea è conveniente
Riscattare gli anni di università è utile per aumentare sia l’anzianità contributiva che l’ammontare della pensione.
Così faremo valere per la pensione gli anni dell’università.
Ma questa operazione non è sempre conveniente.
Prima di decidere per il riscatto è fondamentale fare un’analisi della propria situazione previdenziale personale.
Conviene riscattare la laurea o no?
Chi ha iniziato a lavorare dopo i 30 anni o ha dei buchi contributivi avrà meno benefici temporali rispetto, per esempio, a chi ha iniziato a lavorare a 25 anni, e non ha buchi contributivi.
Ma è impossibile dare una risposta precisa senza conoscere l’intera sfera lavorativa, contributiva e personale della persona.
Infatti, come visto sopra, non è neppure detto che il riscatto riesca ad anticipare la data della pensione.
In molti casi, infatti, l’anticipo è irrisorio o inesistente.
Riscatto anni di laurea: un consiglio ai giovani
Prima di lasciarvi però, come promesso, voglio dare un consiglio soprattutto ai più giovani in merito al riscatto degli anni di laurea a fini pensionistici e del fatto se convenga o meno procedere a riscattare anni di studio.
Se avete da poco finito l’università e iniziato subito a lavorare, ma soprattutto se avete un vantaggio dal riscatto, il consiglio è di riscattare la laurea il prima possibile.
Considerate di prendere in considerazione anche eventualmente il riscatto degli anni del solo praticantato e vedere così, soprattutto per chi versa in una cassa professionale, cosa cambia nel riscattare la laurea riscattando 8 anni.
In questo modo avrete più tempo per pagarlo e inoltre, siccome avete appena iniziato a lavorare ed essendo più giovani e con un reddito minore, pagherete molto meno se volete procedere al riscatto ordinario.
Alla base deve comunque esserci una valutazione approfondita!
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Come si fa il riscatto?
Per procedere al riscatto degli anni di laurea va presentata domanda online all’INPS.
A regolarne il funzionamento è circolare 77 del 27 maggio 2011.
I pagamenti poi si effettueranno con bollettino MAV inviati all’INPS.
Quali periodi si possono riscattare a fini pensionistici?
Si possono riscattare:
- i diplomi universitari di durata non inferiore ai due anni e non oltre i tre;
- i diplomi di laurea dell’ordinamento vecchio e nuovo;
- dottorati e i diplomi di specializzazione non inferiori ai due anni;
- i diplomi rilasciati da Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale;
- periodi di studio all’estero che abbiano valore legale in Italia;
Il riscatto degli anni di laurea a fini pensionistici può prendere anche in considerazione singole frazioni di anno, ad esempio se basta riscattare meno per raggiungere il tuo obiettivo.
Tu cosa ne pensi del riscatto della laurea? L’hai già fatto? Sai se ti conviene riscattare la laurea?